Il
Vangelo di
Filippo
1.) Un Ebreo
crea un Ebreo, e
questo è
chiamato così:
"proselito"; ma
un proselito non
crea un
proselito.
Coloro che sono
nella Verità
sono come quelli
e ne creano
altri; ai
secondi invece è
sufficiente
entrare
nell'esistenza.
2.) Lo schiavo
aspira soltanto
ad essere
libero, ma non
aspira alle
ricchezze del
padrone. Il
figlio invece
non è soltanto
figlio, ma si
attribuisce
l'eredità del
padre.
3.) Coloro che
ereditano da chi
è morto sono
essi stessi
morti ed
ereditano cose
morte. Coloro
che ereditano da
chi è vivo sono
essi stessi vivi
ed ereditano le
cose vive e le
cose morte.
Coloro che sono
morti non
ereditano nulla.
Come potrebbe,
infatti,
ereditare un
morto? Ma se
colui che è
morto eredita da
chi è vivo. egli
non morirà;
anzi, il morto
vivrà di nuovo.
4.) Un pagano
non muore,
perché egli non
è mai vissuto,
per dover
morire. Colui
che ha creduto
nella Verità ha
trovato la vita,
e quest'uomo può
correre il
pericolo di
morire, poiché è
vivo.
5.) Dal giorno
che il Cristo è
venuto, il mondo
è creato, le
città adornate,
e ciò che è
morto è gettato
via.
6.) Quando noi
eravamo Ebrei
eravamo orfani e
avevamo soltanto
nostra madre. Ma
da quando siamo
divenuti
Cristiani
abbiamo
acquistato un
padre e una
madre.
7.) Coloro che
seminano
d'inverno
raccolgono
d'estate:
l'inverno è il
mondo, l'estate
è l'altro eone.
Seminiamo nel
mondo per poter
poi raccogliere
in estate. Per
questo motivo
non conviene che
durante
l'inverno noi
preghiamo:
subito dopo
l'inverno viene
l'estate, e chi
raccoglierà
d'inverno non
raccoglierà, ma
racimolerà.
8.) Come uno è
di questa
maniera, così
produrrà frutto.
E questo non
soltanto non
verrà fuori nei
giorni comuni,
ma anche il
Sabato sarà
senza frutto.
9.) Il Cristo è
venuto a
riscattare
alcuni, a
liberare altri,
a salvare altri.
Quelli che erano
stranieri egli
li ha riscattati
e li ha fatti
suoi. Ed ha
separato i suoi,
quelli che ha
costituito come
pegno, secondo
la sua volontà.
Non solo quando
si è manifestato
egli ha deposto
la sua anima
quando ha
voluto, ma da
che esiste il
mondo, egli ha
deposto la sua
anima. E quando
ha voluto,
allora è venuto
a riprenderla,
poiché essa era
stata lasciata
come pegno. Era
in mezzo a
ladroni ed era
stata tenuta
prigioniera:
egli l'ha
riscattata e ha
salvato i buoni
nel mondo, e
anche i cattivi.
10.) La luce e
le tenebre, la
vita e la morte,
ciò che è a
destra e ciò che
è a sinistra,
sono fratelli
fra di loro: non
è possibile
separarli. Per
questo motivo né
i buoni sono
buoni, né i
cattivi sono
cattivi, né la
vita è vita, né
la morte è
morte. Perciò
ciascuna cosa
sarà distinta
secondo
l'origine del
suo essere. Ma
quelli che sono
innalzati sopra
il mondo sono
indissolubili ed
eterni.
11.) I nomi che
vengono dati
alle cose
terrestri
racchiudono un
grande inganno,
perché
distolgono i
cuori da
concetti che
sono autentici
verso concetti
che non sono
autentici. Chi
sente la parola
"Dio" non
intende ciò che
è autentico, ma
intende ciò che
non è autentico.
Così pure per
"Padre" e
"Figlio" e
"Spirito Santo"
e "Vita" e
"Luce" e
"Resurrezione" e
"Chiesa" e tutti
gli altri nomi
non s'intende
ciò che è
autentico, ma
s'intende ciò
che non è
autentico. A
meno che non si
sia venuti a
conoscenza di
ciò che è
autentico,
questi nomi sono
nel mondo per
ingannare. Se
essi fossero
nell'eone, non
sarebbero
nominati ogni
giorno nel mondo
e non sarebbero
mescolati tra le
cose terrestri.
Essi hanno la
loro fine
nell'eone.
12.) Un solo
nome non è
pronunciato nel
mondo: il nome
che il Padre ha
dato al Figlio.
Esso è al di
sopra di tutto.
È il nome di
"Padre", perché
il Figlio non
diventerebbe
Padre se non
avesse rivestito
se stesso del
nome di "Padre".
Questo nome.
coloro che lo
posseggono lo
intendono in
verità, ma non
lo pronunciano.
Invece coloro
che non lo
posseggono non
lo intendono. Ma
la Verità ha
espresso dei
nomi nel mondo a
questo motivo:
che non è
possibile
apprendere senza
nomi. La Verità
è unica e
molteplice, e a
nostro
vantaggio, per
insegnarci, per
amore, quella
Unica,
attraverso
molte.
13.) Gli arconti
vollero
ingannare
l'uomo, perché
essi videro che
egli aveva la
stessa origine
di quelli che
sono veramente
buoni. Essi
presero il nome
delle cose che
sono buone e lo
diedero alle
cose che non
sono buone, per
potere, per
mezzo dei nomi,
ingannare gli
uomini e legarli
alle cose che
non sono buone.
E poi, se essi
fanno loro un
favore, li
allontanano da
ciò che non è
buono e li
collocano in ciò
che è buono,
quello che essi
conoscono.
Perch'essi hanno
deliberato di
prendere l'uomo
libero e fare di
lui un loro
schiavo, per
sempre.
14.) Vi sono
potenze che
danno questo
all'uomo non
volendo che egli
sia salvo, per
poter diventare
suoi dominatori.
Perché se l'uomo
è loro schiavo
vengono fatti
sacrifici e si
offrono animali
alle potenze. E
ciò che essi
hanno offerto è
bensì vivo, ma
dopo che l'hanno
offerto muore.
Quanto all'uomo,
fu offerto morto
a Dio, ed è
vissuto.
15.) Prima della
venuta del
Cristo, non
c'era pane nel
mondo, così come
nel paradiso, il
luogo dov'era
Adamo. C'erano
molti alberi per
il nutrimento
degli animali,
ma non c'era
frumento per il
nutrimento
dell'uomo.
L'uomo si
nutriva come gli
animali, ma
quando venne
Cristo, L'Uomo
perfetto, portò
il pane dal
cielo affinché
l'uomo potesse
nutrirsi con un
cibo da uomo.
16.) Gli arconti
pensavano che
fosse per la
loro potenza e
la loro volontà
che gli uomini
facevano tutto
ciò che
facevano, ma lo
Spirito Santo
preparava per
essi ogni cosa
in segreto, come
egli voleva. Fu
seminata
dappertutto la
Verità, quella
che esiste fin
da principio, e
molti la videro
mentre era
seminata, ma
pochi sono
quelli che la
vedono quando
viene raccolta.
17.) Taluni
hanno detto che
Maria ha
concepito dallo
Spirito Santo.
Essi sono in
errore. Essi non
sanno quello che
dicono. Quando
mai una donna ha
concepito da una
donna? Maria è
la vergine che
nessuna forza ha
violato, e
questo è un
grande anatema
per gli Ebrei,
che sono gli
apostoli e gli
apostolici.
Questa Vergine,
che nessuna
forza ha violato
[...], e le
Potenze si
contaminano. E
il Signore non
avrebbe detto:
"Mio Padre che è
nei cieli," se
non avesse avuto
un altro padre,
ma avrebbe
semplicemente
detto: "Mio
Padre".
18.) Il Signore
disse ai
discepoli:"[....],
entrate nella
Casa del Padre,
ma non prendete
nulla nella Casa
del Padre e non
portate via
nulla.
19.) "Gesù" è un
nome segreto,
"Cristo" è un
nome manifesto.
Infatti "Gesù"
non esiste in
nessuna lingua,
tuttavia il suo
nome è "Gesù",
come lo hanno
chiamato. Quanto
a "Cristo" il
suo significato
è "Messia" in
siriaco e
xxxxxxx
in greco. Ad
ogni modo, tutti
gli altri lo
chiamano secondo
la lingua di
ciascuno di
loro. "Nazareno"
è l'unica cosa
che è stata
rivelata di ciò
che è
sconosciuto.
20.) Cristo ha
in se stesso
tutte le
qualità: è sia
uomo, sia
angelo, sia
mistero, sia
Padre.
21.) Coloro che
dicono che il
Signore prima è
morto e poi è
risuscitato, si
sbagliano,
perché egli
prima è
risuscitato e
poi è morto. Se
uno non consegue
prima la
resurrezione non
morirà, perché
"come è vero che
Dio vive" egli
sarà già morto.
22.) Nessuno
nasconde un
oggetto prezioso
in un recipiente
di grande
valore, ma
spesso tesori
incalcolabili
sono posti in un
recipiente del
valore di un
asse. Cosi è per
l'anima: essa è
un oggetto
prezioso ed è
venuta a
trovarsi in un
corpo
spregevole.
23.) Vi sono
certuni che
hanno paura di
risuscitare
nudi. Per questo
essi vogliono
risuscitare
nella carne, e
non sanno che
quelli che
portano la
carne, proprio
essi sono nudi.
Quelli che
spogliano se
stessi fino ad
essere nudi, non
sono nudi. Né
carne né sangue
possono
ereditare il
Regno di Dio.
Qual'è quello
che non
erediterà? Il
corpo che noi
abbiamo. Qual'è
invece quello
che erediterà?
Quello di Gesù e
il suo sangue. È
per questo che
egli ha detto:
"Chi non mangerà
la mia carne
(Logos) e non
berrà il mio
sangue non ha la
vita in se
stesso". E cosa
sono queste
cose? La sua
carne è il Logos
e il suo sangue
è lo Spirito
Santo (anima).
Chi ha ricevuto
queste cose ha
cibo, bevanda e
vestito. Io,
poi, biasimo
anche gli altri,
quelli che
dicono che non
si risusciterà.
Infatti ambedue
sono in errore.
Tu dici che la
carne non
risusciterà:
dimmi allora che
cosa
risusciterà,
affinché noi
possiamo
renderti onore.
Tu dici che lo
Spirito è dentro
la carne, che
c'è pure questa
luce dentro la
carne. Ma è il
Logos,
quest'altro che
è nella carne!
In questa carne
(Logos) in cui
Tutto esiste,
bisogna dunque
risuscitare.
24.) In questo
mondo, quelli
che indossano i
vestiti (anime)
sono superiori
ai vestiti
(corpo); nel
Regno dei Cieli
i vestiti
(spirito) sono
superiori a
quelli che li
indossano, per
l'acqua ed il
fuoco che
purificano tutto
il luogo.
25.) Ciò che è
manifesto, lo è
grazie a ciò che
è manifesto; ciò
che è nascosto,
grazie a ciò che
è nascosto. Ma
vi sono certe
cose nascoste
che lo sono
grazie a cose
manifeste. C'è
un'acqua
nell'acqua ed un
fuoco nel
crisma.
26.) Gesù le ha
portate tutte in
segreto. Infatti
non si era
rivelato come
era, ma si è
rivelato come
potevano
vederlo. E cosi
si è manifestato
a tutti questi:
si è manifestato
come grande ai
grandi, si è
manifestato come
piccolo ai
piccoli, si è
manifestato agli
angeli come
angelo e agli
uomini come
uomo. Per questo
il suo Logos è
rimasto nascosto
a tutti. Taluni,
invero, lo hanno
visto, credendo
di vedere se
stessi. Ma
quando è
apparso, in
gloria, ai suoi
discepoli, sulla
montagna, egli
non era piccolo.
È diventato
grande, ma ha
fatto grandi i
suoi discepoli,
perché fossero
in grado di
vederlo grande.
Egli ha detto
quel giorno,
nella preghiera
di
ringraziamento:
"Tu che hai
congiunto la
Perfezione "la
Luce "con lo
Spirito Santo,
congiungi gli
angeli con noi,
immagini.
27.) Non
disprezzare
l'Agnello,
perché senza di
lui non è
possibile vedere
la Porta del
Regno. Nessuno
potrà andare
alla presenza
del Re, se è
nudo.
28.) L'Uomo
celeste, molti
sono i suoi
figli, più che
dell'Uomo
terrestre. Se i
figli di Adamo
sono numerosi,
per quanto ne
muoiano, quanti
di più sono i
figli dell'Uomo
perfetto che non
muoiono mai, ma
sono rigenerati
in eterno!
29.) Il padre
genera un
figlio, ma il
figlio non può
generare un
figlio, perché
chi è stato
generato non può
generare. Il
figlio acquista
per sé soltanto
fratelli, non
figli.
30.) Tutti
coloro che sono
generati nel
mondo sono
generati dalla
natura, gli
altri dallo
Spirito. Coloro
che sono
generati da
questo gridano
di là all'Uomo,
perché si
nutrono della
promessa del
Luogo in alto.
31.) Colui che
si nutre dalla
bocca, se di lì
è uscito il
Logos verbo di
verità, dovrà
essere nutrito
dalla bocca, e
diventare
"perfetto".
Perché il
perfetto diventa
fecondo per
mezzo di un
bacio, e genera.
Per questo
motivo anche noi
ci baciamo l'un
l'altro, e
concepiamo l'uno
dall'altro, per
opera della
grazia che è in
noi.
32.) Erano tre
(Maria), che
andavano sempre
con il Signore:
sua madre Maria,
sua sorella, e
la Maddalena,
che è detta sua
consorte.
Infatti era
"Maria": sua
sorella, sua
madre e la sua
consorte.
33.) "Padre" e
"Figlio" sono
nomi semplici,
"Spirito Santo"
è un nome
duplice. Quelli
sono in ogni
luogo: essi sono
in alto, essi
sono in basso,
essi sono
nell'invisibile,
essi sono in ciò
che è manifesto.
Lo Spirito Santo
è in ciò che è
manifesto, in
basso, è
nell'invisibile,
in alto.
34.) I santi
sono serviti
dalle Potenze
cattive. Infatti
queste sono
accecate dallo
Spirito Santo,
tanto che
credono di
servir l'uomo,
mentre agiscono
per i santi. Per
questo motivo un
giorno un
discepolo
domandò al
Signore qualcosa
riguardo al
mondo ed egli
rispose:
"Domandalo a tua
Madre ed ella ti
darà qualcosa di
diverso".
35.) Gli
apostoli dissero
ai discepoli:
"Possa ogni
nostra offerta
avere sale!
"Essi chiamavano
Sofia: "sale".
Senza di questo,
nessuna offerta
è accettabile.
36.) Ma Sofia è
sterile, senza
il Figlio. Per
questo motivo
essa è chiamata
[...] sale. Il
luogo in cui
essi [...] alla
loro maniera, è
lo Spirito
Santo. Perciò
molti sono i
suoi figli.
37.) Ciò che il
padre ha,
appartiene al
figlio; e a
questi "il
figlio" per
tutto il tempo è
piccolo, non si
affida quello
che è suo. Ma
quando diventa
uomo, il padre
gli dà tutto ciò
che gli
appartiene.
38.) Quelli che
sono perduti,
che lo Spirito
genera, sono
perduti anche
per causa sua.
Per questo, con
il medesimo
soffio, il fuoco
si attizza e si
spegne.
39.) Una cosa è
Achamoth e
un'altra cosa è
Echmoth.
Achamoth è
semplicemente
Sofia, mentre
Echmoth è la
Sofia della
morte. È questa
che conosce la
morte, e che è
chiamata piccola
Sofia.
40.) Ci sono
animali che sono
soggetti
all'uomo, come
il vitello,
l'asino, e altri
di questo
genere. Ce ne
sono altri che
non sono
soggetti e
vivono appartati
in luoghi
solitari. L'uomo
lavora il campo
con gli animali
che gli sono
soggetti, e con
questo nutre se
stesso e gli
animali, tanto
quelli che gli
sono soggetti,
quanto quelli
che non gli sono
soggetti. La
stessa cosa è
per l'Uomo
perfetto. Egli
lavora con le
Potenze che gli
sono soggette e
prepara ogni
cosa per
l'Esistenza.
Poiché in questo
modo l'intero
luogo è
seminato, sia il
buono che il
cattivo, ciò che
è destra e ciò
che è a
sinistra. Lo
Spirito Santo
raccoglie
insieme e guida
le Potenze
soggette e non
soggette, e
quelle
appartate.
Perché, invero,
esso [...] le
riunisce,
affinché [...].
41.) Adamo, se è
stato formato,
tu troverai che
i suoi figli
sono una
eccellente
fabbricazione.
Se egli non è
stato formato,
ma generato, tu
troverai che era
eccellente il
suo seme. Ora,
ecco che egli è
stato formato e
generato. Che
eccellenza è
questa!
42.) Dapprima si
è avuto
l'adulterio, poi
l'omicidio. Ed
egli fu generato
da adulterio,
perché era
figlio del
serpente. Per
questo divenne
assassino, come
era anche suo
padre, e uccise
il proprio
fratello. Perché
ogni
associazione che
si forma tra
cose differenti
l'una dall'altra
è un adulterio.
43.) Dio è un
tintore. Come le
buone tinture,
che si dicono
genuine, muoiono
con le cose che
sono state tinte
con esse, così è
con le cose
tinte da Dio:
poiché le sue
tinture sono
immortali, esse
diventano
immortali grazie
ai suoi colori.
Ora Dio, ciò che
immerge, lo
immerge
nell'acqua.
44.) Non è
possibile che
uno veda
qualcuna delle
realtà
autentiche, a
meno che non
diventi come
esse. La Verità
non è come per
l'uomo nel
mondo: egli vede
il sole, me non
è il sole, e
vede il cielo e
la terra e tutte
le altre cose,
ma non sono per
nulla quelli
autentici.
Ma tu hai visto
qualcuna delle
cose del Luogo e
sei divenuto di
quelle. Tu hai
visto lo Spirito
e sei diventato
Spirito. Tu hai
visto Cristo e
sei diventato
Cristo. Tu hai
visto il Padre e
diventerai il
Padre. Per
questo, ora, tu
vedi ogni cosa e
non vedi te
stesso. Ma ti
vedrai nel
Luogo, perché
quello che tu
vedi, lo
diventerai.
45.) La Fede
riceve, l'Amore
dà. Nessuno può
ricevere senza
la fede, nessuno
può dare senza
l'amore. Per
questo motivo,
per poter
ricevere, noi
abbiamo la fede,
ma anche allo
scopo di poter
dare con
sincerità,
poiché, se
qualcuno non dà
con amore, non
ha alcun
profitto da
quello che ha
dato.
46.) Colui che
non ha ancora
ricevuto il
Signore è ancora
un Ebreo.
47.) Gli
apostoli che
sono stati prima
di noi l'hanno
chiamato cosi:
"Gesù Nazareno
Cristo".
L'ultimo nome è
"Cristo", il
primo è "Gesù",
quello in mezzo
è "Nazareno".
"Messia" ha due
significati:
tanto "Cristo"
che "il
limitato".
"Gesù" in
ebraico è: "la
Redenzione".
"Nazara" è: "la
Verità". perciò
"Nazareno" è
"quello della
Verità".
48.) La perla,
se è gettata nel
fango, non
diventa di minor
pregio, né, se
viene unta con
olio di balsamo,
diventa di
maggior pregio,
ma ha sempre
valore agli
occhi del suo
proprietario.
Cosi è per i
figli di Dio:
dovunque essi
siano, essi
hanno sempre
valore agli
occhi del loro
Padre.
49.) Se tu dici:
"Io sono un
Giudeo, "nessuno
si preoccuperà.
Se tu dici: "Io
sono Romano,"
nessuno si
sentirà scosso.
Se tu dici: "Io
sono un Greco,
un barbaro, uno
schiavo, un
libero, "
nessuno si
turberà. Se tu
dici: "Io sono
un Cristiano,"
tutti si
agiteranno.
Possa io
ricevere questa
designazione,
che [...] non
possono
sopportare: cioè
questo nome.
50.) Dio è un
divoratore di
uomini. Per
questo l'uomo
gli è immolato.
Prima di
immolare l'uomo
gli si
immolavano gli
animali, perché
non erano dei,
quelli a cui si
facevano
sacrifici.
51.) I vasi di
vetro e i vasi
di terracotta
sono fabbricati
per mezzo del
fuoco. Ma i vasi
di vetro, se si
rompono, vengono
modellati di
nuovo, perché
provengono da un
soffio. I vasi
di terracotta,
se si rompono,
vengono
distrutti,
perché essi sono
prodotti senza
soffio.
52.) Un asino
che girava una
macina fece
cento miglia,
camminando.
Quando fu
slegato, trovò
che era ancora
nello stesso
posto. Ci sono
uomini che
camminano molto
e non avanzano
affatto. Quando
è venuta per
loro la sera,
essi non hanno
visto né città,
né villaggio, né
creatura, né
natura, e
potenza e
angelo. Invano,
i miseri, si
sono
travagliati.
53.)
L'eucaristia è
Gesù; infatti in
siriaco è
chiamato
Pharisatha,
cioè: "colui che
è steso".
Infatti Gesù è
venuto a
crocifiggere il
mondo.
54.) Il Signore
entrò nella
tintoria di
Levi. Prese
settantadue
colori e li
versò nella
tinozza. Li tirò
fuori tutti
bianchi e disse:
"È cosi, invero,
che il Figlio
dell'uomo è
venuto come
tintore
(lavaggio
battesimale).
55.) La Sofia,
che è chiamata
sterile, è la
madre degli
angeli. La
consorte di
Cristo è Maria
Maddalena. Il
Signore amava
Maria più di
tutti i
discepoli e la
baciava spesso
sulla bocca. Gli
altri discepoli
allora dissero:
"Perché ami lei
più di tutti
noi? "Il
Salvatore
rispose e disse
loro: "Perché,
non amo voi
tutti come lei?
56.) Un cieco e
un uomo che
vede, quando
sono tutti e due
nelle tenebre,
non sono
differenti l'uno
dall'altro. Ma
quando viene la
luce, allora
quello che vede
vedrà la luce e
quello che è
cieco rimarrà
nelle tenebre.
57) Il Signore
ha detto: "Beato
colui che era,
prima di venire
al mondo! Perché
chi è, lo era e
lo sarà.
58.) La
superiorità
dell'uomo non è
manifesta, ma è
nel segreto. Per
questo egli è il
signore degli
animali che sono
più forti di
lui, che sono
grandi secondo
ciò che è
manifesto e
secondo ciò che
è nascosto, ed è
lui a dar loro
il
sostentamento.
Infatti se
l'uomo si separa
da loro, essi si
uccidono e si
mordono tra di
loro. Essi si
sono divorati
l'un l'altro
finché non hanno
trovato cibo. Ma
ora hanno
trovato cibo,
perché l'uomo ha
lavorato la
terra.
59.) Se qualcuno
scende
nell'acqua e ne
esce fuori senza
aver ricevuto
nulla e dice:
"Io sono
cristiano, "egli
si è appropriato
il nome; ma se
egli riceve lo
Spirito Santo,
ha il dono del
nome. Chi ha
avuto il dono,
non ne è più
privato; ma chi
se l'è
appropriato, gli
viene tolto.
60.) Questo è
quanto succede
per il
matrimonio. Se
qualcuno entra
nell'esistenza
per un mistero,
il mistero del
matrimonio e
grande. Poiché
senza di esso il
mondo non
sarebbe. Infatti
la consistenza
del mondo è
l'uomo
(emanazione
divina),
e la consistenza
dell'uomo è il
matrimonio
(nel
congiungimento
spirituale).
Abbiate presente
l'accoppiamento
immacolato,
perché esso ha
grande potenza.
La sua immagine
è nella
congiunzione
carnale.
61.) Tra gli
spiriti impuri
ve ne sono di
maschili e di
femminili. I
maschili sono
quelli che si
congiungono alle
anime che
abitano in un
corpo di
femmina; i
femminili sono
quelli che si
congiungono alle
anime che sono
in un corpo di
uomo. Perché
essi sono
separati. E
nessuno potrà
loro sfuggire,
quando essi lo
posseggono, a
meno che egli
non riceva un
potere maschile
o femminile,
cioè di sposo o
di sposa. Ora,
questo lo riceve
in immagine
dalla camera
nuziale.
Quando le
femmine sciocche
vedono un
maschio seduto
da solo, balzano
su di lui,
scherzano con
lui e lo
seducono.
Ugualmente gli
uomini sciocchi,
quando vedono
una bella donna
seduta da sola,
la lusingano e
le fanno
pressione,
perché
desiderano
possederla. Ma
se essi vedono
un uomo con la
moglie, seduti
vicino, le
femmine non
possono andare
dall'uomo e gli
uomini non
possono andare
dalla femmina.
La stessa cosa
è, se l'immagine
e l'angelo si
uniscono insieme
(innalzamento
spirituale):
non c'è alcuna
possibilità di
andare verso
l'uomo o verso
la donna.
Colui che esce
dal mondo non
può più essere
trattenuto, per
essere stato nel
mondo. È
manifesto che
egli si è
elevato al di
sopra dei
desideri, della
morte e della
paura. Egli è il
signore della
natura, egli è
superiore alla
gelosia. Ma se
queste cose ci
sono, lo
posseggono e lo
soffocano. E
come potrà
essere in grado
di sfuggire
loro?
Spesso vengono
di quelli che
dicono: " Noi
siamo credenti "
per sfuggire
agli spiriti
impuri e ai
demoni. Perché,
se avessero
ricevuto lo
spirito santo,
non ci sarebbero
stati spiriti
impuri che si
congiungessero
con loro.
62.) Non temere
la carne e non
amarla. Se la
temi, essa ti
dominerà. Se
l'ami, essa ti
divorerà e ti
soffocherà.
63.) O si è nel
mondo o nella
resurrezione o
nei luoghi
intermedi.
Purché non mi
succeda di
essere trovato
in questi! In
questo mondo c'è
del buono e del
cattivo. Quello
che c'è di buono
non è tutto
buono, e quello
che c'è di
cattivo non è
tutto cattivo.
Ma oltre questo
mondo c'è
qualcosa di
cattivo che è
veramente
cattivo, e cioè
quello che si
chiama l'
"Intermedio".
Esso è la morte.
Mentre siamo in
questo mondo, è
necessario
acquistare per
noi la
resurrezione,
cosicché, quando
ci spogliamo
della carne,
possiamo essere
trovati nella
Quiete
(beatitudine
celeste)
e non andiamo
errando
nell'Intermedio.
Vi sono molti,
infatti, che si
smarriscono
durante il
cammino. Ed è
bene, pertanto,
uscire dal mondo
prima che l'uomo
abbia peccato.
64.) Vi sono
taluni che né
vogliono né
possono. Invece
altri, se
vogliono, non ne
hanno alcun
profitto, perché
non hanno agito.
Infatti il
volere soltanto
li rende
peccatori come
il non-volere e
il non-agire.
65.) Un
apostolico ebbe
una visione
alcune persone
che erano
rinchiuse in una
casa in fiamme e
legate con
catene di fuoco
e gettate in un
mare di fuoco,
che bruciava
dinanzi a loro.
E dicevano: "
Gettate acqua
sul fuoco! " Ma
essi dicevano
che non erano in
grado di
salvarle,
secondo la loro
volontà. Essi
ricevettero la
morte come
punizione,
quella che è
chiamata "le
tenebre
esteriori",
perché consiste
in acqua e
fuoco.
66.) L'anima e
lo spirito sono
entrati
nell'esistenza
dall'acqua, dal
fuoco e dalla
luce, che il
figlio della
camera nuziale
[…]. Il fuoco è
il crisma, la
luce è il fuoco.
Io non parlo di
questo fuoco,
che non ha
forma, ma
dell'altro, la
cui forma è
bianca, che è
fatto di luce e
di bellezza, e
che dà bellezza.
67.) La verità
non è venuta nel
mondo nuda, ma è
venuta in
simboli ed
immagini. Esso
non la riceverà
in altra
maniera. C'è una
rigenerazione e
un'immagine di
rigenerazione.
Ed è veramente
necessario che
si sia
rigenerati
attraverso
l'immagine. Che
cos'è la
resurrezione? E
la immagine è
necessario che
risorga
attraverso
l'immagine e la
camera nuziale;
l'immagine
attraverso
l'immagine, è
necessario che
si entri nella
Verità, che è la
restaurazione.
Questo è
inevitabile per
coloro che non
soltanto
ricevono il nome
del Padre e del
Figlio e dello
Spirito Santo,
ma che li hanno
ottenuti proprio
per sé. Se uno
non li ottiene
proprio per sé,
anche il nome
gli sarà tolto.
Ora questi si
ottengono con il
crisma della
pienezza della
potenza della
Croce, che gli
apostoli hanno
chiamato la
destra e la
sinistra.
Infatti costui
non è più un
cristiano, ma un
Cristo.
68.) Il Signore
ha operato ogni
cosa in un
mistero: un
battesimo e un
crisma,
un'eucaristia e
una redenzione,
e una camera
nuziale.
69.) Egli ha
detto: " Io sono
venuto a rendere
le cose di sotto
come le cose di
sopra e le cose
esterne come
quelle interne,
e ad unirle
tutte nel Luogo
". Egli si è
manifestato qui
attraverso
simboli ed
immagini. Coloro
che dicono che
c'è qualcuno al
di sopra e
qualcuno al di
sotto, si
sbagliano.
Infatti, quello
che si è
manifestato è
quello che è
chiamato "quello
che è di sotto",
e quello a cui
appartengono le
cose nascoste è
"quello che è al
di sopra" di
lui. Sarebbe
bene, in verità,
dire così:
"l'interno" e
"l'esterno" e
"l'esterno
dell'esterno".
Per questo il
Signore ha
chiamato la
corruzione "le
tenebre
esteriori", al
di fuori delle
quali non c'è
nulla. Egli ha
detto: " Mio
Padre che è nel
segreto ".
Egli ha detto: "
Entra nella tua
camera e chiudi
la porta su di
te e prega tuo
Padre che è nel
segreto, " cioè
che è
nell'interno di
tutte le cose.
Ora, ciò che è
nell'interno di
tutte le cose è
il pleroma.
Fuori di esso
non c'è nulla
che gli sia
interno. Questo
è quello che è
detto: "ciò che
è al di sopra di
esse".
70.) Prima del
Cristo, molti
erano usciti. Ma
là, di dove
erano usciti,
non potevano più
ritornare, e di
là, dove erano
entrati, non
potevano più
uscire. Ma è
venuto il
Cristo: quelli
che erano
entrati, egli li
ha fatti uscire,
e quelli che
erano usciti, li
ha fatti
entrare.
71.) Quando Eva
era in Adamo,
non esisteva la
morte. Ma dopo
che essa si fu
separata, la
morte è
sopravvenuta. Se
essa entra di
nuovo in lui, e
se egli la
riprende in se
stesso, non
esisterà più la
morte.
72.) " Mio Dio,
mio Dio! Perché,
o Signore, mi
hai abbandonato?
" Egli ha detto
queste parole
sulla croce,
perché essa
[Egli] ha
separato dal
Luogo la sua
anima, che era
stata generata
dallo Spirito
Santo, per opera
di Dio.
Il Signore si è
levato dai morti
ed è divenuto
come era prima.
Ma il suo corpo
era perfetto:
aveva bensì una
carne, ma questa
carne è una
carne autentica,
mentre la nostra
carne non è
autentica, ma
noi possediamo
un'immagine di
quella
autentica.
73.) La camera
nuziale non è
per le bestie
(ilici),
né per gli
schiavi
(psichici),
né per le donne
già possedute
(impurità),
ma è per gli
uomini liberi
(spirituali)
e per le vergini
(purezza).
74.) Noi siamo
stati generati
bensì dallo
Spirito Santo,
ma siamo stati
di nuovo
generati da
Cristo, a due a
due. Abbiamo
avuto il crisma
dello Spirito, e
quando siamo
stati rigenerati
siamo stati
uniti.
75.) Nessuno
potrebbe vedere
se stesso né
nell'acqua né in
uno specchio,
senza la luce;
né tu potrai
rivedere te
stesso nella
Luce, senza
acqua né
specchio. Per
questo occorre
essere
battezzati in
ambedue: nella
luce e
nell'acqua. E
invero la luce è
il crisma.
76.) C'erano tre
edifici, come
luoghi per le
offerte, in
Gerusalemme: uno
era aperto verso
sud e si
chiamava "il
Santo del
Santo", il terzo
era aperto verso
oriente e si
chiamava il
"Santo dei
Santi", il luogo
in cui il Sommo
Sacerdote
entrava egli
solo. Il
battesimo è
l'edificio
"Santo", la
redenzione è il
"Santo del
Santo", e il
"Santo dei
Santi" è la
camera nuziale.
Il battesimo
contiene la
resurrezione e
la redenzione.
La redenzione è
nella camera
nuziale. Ma la
camera nuziale è
superiore a
queste due.
Tu non potrai
trovare […]
quelli che
pregano […]
Gerusalemme […]
che si chiama
"il Santo dei
Santi" […], non
la camera
nuziale, ma solo
l'immagine […].
La sua cortina
si è strappata
dall'alto in
basso, perché
occorreva che
qualcuno dal
basso salisse in
alto.
77.) Coloro che
si sono
rivestiti della
luce perfetta,
le Potenze non
li vedono e non
possono
trattenerli.
Ora, ci si
rivestirà di
questa luce per
un mistero,
nella unione.
78.) Se la donna
non si fosse
separata
dall'uomo, non
sarebbe morta,
con l'uomo. La
sua separazione
è stata
l'origine della
morte. Per
questo motivo è
venuto il
Cristo: per
annullare la
separazione che
esisteva fin
dalle origini e
unire di nuovo i
due, e per dare
la vita a quelli
che erano morti
nella
separazione e
unirli.
79.) Ora, la
donna si unisce
a suo marito
nella camera
nuziale, e
quelli che si
sono uniti nella
camera nuziale
non si
separeranno più.
È per questo che
Eva si è
separata da
Adamo: perché
essa non era
unita a lui
nella camera
nuziale.
80.) L'anima di
Adamo è venuta
nell'esistenza
per mezzo di un
soffio. Suo
consorte è lo
spirito. Chi
glielo ha dato è
sua Madre; e con
l'anima gli è
stato dato uno
spirito, al suo
posto. Per
questo, quando
si è nascosto
egli ha
pronunciato
parole superiori
alle Potenze.
Esse lo
invidiarono
perché erano
separate
dall'unione
spirituale […].
81.) Gesù ha
rivelato sulle
rive del
Giordano la
pienezza del
Regno dei Cieli
che esisteva
prima del Tutto.
Poi egli fu
rigenerato. Poi
fu adottato come
figlio. Poi fu
unto. Poi fu
redento. Poi ha
redento.
82.) Se è
possibile
riferire un
mistero: il
Padre del Tutto
si è unito alla
Vergine che è
discesa e quel
giorno un fuoco
lo ha
illuminato. Esso
ha rivelato la
grande camera
nuziale. Per
questo il suo
corpo, che è
venuto
nell'esistenza
in quel giorno,
è venuto dalla
camera nuziale,
come quello che
è stato generato
dallo Sposo e
dalla Sposa.
Così, grazie a
questi, Gesù ha
ristabilito il
Tutto in essa.
Ed è inevitabile
che ogni
discepolo entri
nella sua
Quiete.
83.) Adamo è
stato fatto da
due vergini: lo
spirito e la
terra vergine.
Per questo
motivo, Cristo è
stato generato
da una vergine:
per riparare
alla caduta che
è avvenuta alle
origini.
84.) Ci sono due
alberi in mezzo
al Paradiso: uno
produce animali,
l'altro produce
uomini. Adamo ha
mangiato
dell'albero che
produce animali
ed è diventato
animale ed ha
generato
animali. Per
questo i figli
di Adamo
venerano dei che
hanno forma di
animali.
L'albero di cui
Adamo ha
mangiato i
frutti è
l'albero della
conoscenza. Per
questo i peccati
sono divenuti
numerosi. Se
egli avesse
mangiato
dell'altro
albero, i frutti
dell'albero
della vita, che
produce uomini,
gli dei
venererebbero
l'uomo.
85.) Così è nel
mondo: gli
uomini creano
dei e venerano
le loro
creazioni.
Sarebbe
conveniente che
gli dei
venerassero gli
uomini.
86.) Per la
verità, le opere
dell'uomo
provengono dalla
sua potenza e
per questo sono
chiamate
"potenze". Sue
opere sono anche
i suoi figli,
che provengono
dal Riposo. In
conseguenza di
questo, la sua
potenza risiede
nelle opere,
mentre il Riposo
si manifesta nei
suoi figli. E tu
troverai che
questo procede
fino
all'immagine,
che compie le
sue opere
secondo la
propria potenza,
ma nel riposo
crea i suoi
figli.
87.) In questo
mondo gli
schiavi sono al
servizio degli
uomini liberi,
nel Regno dei
cieli gli uomini
liberi
serviranno gli
schiavi i figli
della camera
nuziale
serviranno i
figli del
matrimonio. I
figli della
camera nuziale
hanno un solo ed
unico nome. La
Quiete è per
l'uno e per
l'altro di essi.
Essi non hanno
bisogno di
attività.
88.) La
contemplazione
ha grandi
vantaggi. Essi
sono di più che
in una visione,
per coloro che
sono nel mondo.
Ma le glorie
delle glorie,
gli uomini non
possono vederle.
89.) […] Cristo
è sceso
nell'acqua, al
fine di
purificare e
rendere perfetti
coloro che egli
ha reso perfetti
nel Suo Nome.
Infatti egli ha
detto: " È
necessario che
noi compiamo
ogni giustizia.
90.) Coloro che
dicono che prima
si muore e poi
si risorge, si
sbagliano. Se
non si riceve
prima la
resurrezione,
mentre si è
vivi, quando si
muore non si
riceverà nulla.
Così pure si
parla riguardo
al battesimo,
dicendo che il
battesimo è una
grande cosa,
perché se si
riceve si vivrà.
91.) L'apostolo
Filippo ha
detto: "
Giuseppe il
falegname ha
piantato un
giardino, perché
aveva bisogno di
legna per il suo
mestiere. È lui
che ha costruito
la Croce con gli
alberi che ha
piantato. Il suo
seme è stato
Gesù, la Croce
la sua pianta.
92.) Ma l'albero
della vita è in
mezzo al
Paradiso, e
anche l'ulivo,
da cui viene il
crisma, grazie
al quale la
resurrezione.
93.) Questo
mondo è un
divoratore di
cadaveri. Tutto
ciò che è
divorato da esso
è morto. La
Verità è una
divoratrice di
vita. Per
questo, nessuno
di quelli che si
nutrono di
Verità morirà.
Gesù è uscito
dal Luogo e di
là ha portato il
nutrimento, e a
quelli che lo
desideravano ha
portato la Vita,
affinché essi
non morissero
più.
94.) Dio ha
piantato un
Paradiso. L'uomo
viveva nel
Paradiso. C'era
unità e non
c'era
separazione […]
Beati gli uomini
che in esso non
desidereranno
più separarsi.
Questo Paradiso
è il luogo in
cui mi sarà
detto: " Mangia
di questo o non
mangiare di
questo, secondo
il tuo desiderio
". È il luogo
dove io mangerò
di tutto, poiché
lì c'è l'albero
della
conoscenza. Là
esso ha ucciso
Adamo, qui
invece l'albero
della conoscenza
ha dato la vita
all'uomo.
La Legge era
l'albero. Esso
aveva il potere
di dare la
conoscenza del
bene e del male.
Ma esso né lo
allontanava dal
male, né lo
stabiliva nel
bene, ma ha
creato la morte
per quelli che
ne hanno
mangiato. Perché
quando ha detto:
" Mangia di
questo, non
mangiare di
quello, " è
stata l'origine
della sua morte.
95.) Il crisma è
superiore al
battesimo,
perché per mezzo
del crisma noi
siamo stati
chiamati
cristiani, non
per mezzo del
battesimo.
Infatti il Padre
ha unto il
Figlio, e il
Figlio ha unto
gli apostoli, e
gli apostoli
hanno unto noi.
Colui che è
stato unto
possiede il
Tutto. Egli
possiede la
Resurrezione, la
Luce, la Croce,
lo Spirito
Santo. Il Padre
gli ha dato
queste cose
nella camera
nuziale, ed egli
le ha ricevute.
96.) Il padre
era nel figlio e
il figlio nel
padre. Questo è
il Regno dei
cieli.
97.) Giustamente
il Signore ha
detto: " Alcuni
sono entrati nel
Regno dei cieli
ridendo e sono
usciti ridendo
da questo mondo
". Un cristiano
[…] e
immediatamente è
disceso
nell'acqua e ne
è uscito signore
del Tutto.
Perché il suo
ridere non è per
divertimento, ma
egli disprezza
questo mondo che
non è degno del
Regno dei cieli.
Se egli lo
disprezza e lo
considera una
sciocchezza, lo
lascerà ridendo.
98.) È così
anche per il
pane e il calice
e per l'olio,
sebbene vi sia
qualche altra
cosa superiore a
queste.
99.) Il mondo è
stato creato in
seguito ad una
trasgressione.
In effetti colui
che l'ha creato
voleva farlo
incorruttibile
ed immortale, ma
egli ha commesso
una
trasgressione e
non ha
soddisfatto la
sua speranza.
Infatti
l'incorruttibilità
del mondo non
c'è stata e non
c'è stata
l'incorruttibilità
di colui che ha
fatto il mondo.
Veramente non
c'è
incorruttibilità
nelle opere, ma
nei figli, e
nessuna opera
potrà ricevere
la
incorruttibilità,
a meno che
diventi figlio.
Ma colui che non
ha la
possibilità di
ricevere, quanto
maggiormente non
potrà dare!
100.) Il calice
della
benedizione
contiene del
vino e contiene
dell'acqua,
poiché serve
come simbolo del
sangue per cui
si fa il
rendimento di
grazie, ed è
ripieno di
Spirito Santo.
Esso è dell'Uomo
interamente
perfetto, e
quando lo
beviamo
riceviamo in noi
stessi l'Uomo
perfetto.
101.) L'acqua
viva è una
sostanza. È
necessario che
ci rivestiamo
dell'Uomo
Vivente. Per
questo, quando
uno viene per
discendere
nell'acqua si
leva gli abiti
per rivestirsi
di quello.
102.) Un cavallo
genera un
cavallo, un uomo
genera un uomo,
un dio genera un
dio. Così
avviene per lo
Sposo e la
Sposa: i loro
figli provengono
dalla camera
nuziale. Non
c'era nessun
Giudeo che
provenisse dai
Greci, finché la
Legge fu in
vigore. E noi
stessi abbiamo
avuto origine
dai Giudei,
prima di
diventare
Cristiani. Tu
hai visto […].
Questi sono
stati chiamati
"il popolo
eletto" dello
Spirito Santo, e
l'uomo autentico
e il Figlio
dell'uomo e la
semenza del
Figlio
dell'uomo.
Questa è
chiamata nel
mondo la razza
autentica.
103.) Essi sono
il luogo dove si
trovano i figli
della camera
nuziale.
L'unione in
questo mondo, di
uomo e donna, è
il luogo della
potenza e della
debolezza.
Nell'eone la
forma
dell'unione è
differente, ma
noi le chiamiamo
con questi nomi.
104.) Ma ve ne
sono altri,
superiori a
tutti i nomi con
cui vengono
chiamati,
superiori alla
violenza.
Perché, là dove
c'è violenza vi
sono anche
quelli che sono
più forti della
violenza.
Quelli che sono
là non sono una
cosa e un'altra,
ma sono tutti
due la stessa
cosa; quello che
è qui è quello
che non sarà in
grado di
oltrepassare i
limiti della
carne.
105.) Di tutti
coloro che
posseggono il
Tutto, non
necessariamente
tutti conoscono
se stessi. E in
verità, quelli
che non
conoscono se
stessi non
gioiranno di ció
che essi
posseggono, ma
quelli che sono
pervenuti alla
conoscenza di se
stessi ne
gioiranno.
106.) Non
solamente l'uomo
perfetto non
potrà essere
colto, ma non
potrà nemmeno
essere visto.
Perché se egli è
visto sarà
colto. In
nessun'altra
maniera qualcuno
potrà ottenere
per se stesso
questa grazia, a
meno che non si
rivesta della
Luce perfetta e
non diventi egli
stesso Luce
perfetta. Quando
l'avrà
rivestita, egli
andrà nella
Luce. Tale è la
Luce perfetta.
107.) È
necessario che
noi diveniamo
uomini perfetti
prima di uscire
dal mondo. Colui
che ha ricevuto
il Tutto, senza
dominare questi
luoghi, non
potrà dominare
il Luogo. Ma
egli andrà
nell'Intermedio,
in quanto
imperfetto. Solo
Gesú conosce la
fine di costui.
108.) L'uomo
santo è
completamente
santo, già fin
nel corpo.
Perché, se ha
ricevuto il
pane, egli lo
farà santo, e
cosí il calice o
tutte le altre
cose che egli
riceve, egli le
purificherà. E
come non
purificherà
anche il corpo?
109.) Nello
stesso modo in
cui Gesú ha reso
perfetta l'acqua
del battesimo,
cosí ha svuotato
la morte. In
conseguenza di
questo, noi
invero
discendiamo
nell'acqua, ma
non discendiamo
nella morte,
affinché non
siamo rigettati
nello spirito
del mondo.
Questo, quando
soffia, fa
venire
l'inverno;
quando soffia lo
Spirito Santo,
viene l'estate.
110.) Colui che
possiede la
conoscenza della
verità è un uomo
libero; e l'uomo
libero non
pecca, perché
chi commette il
peccato è
schiavo del
peccato. La
madre è la
verità, ma la
gnosi è il
padre.
Coloro a cui non
è permesso di
peccare, il
mondo li chiama
liberi. A coloro
a cui non è
permesso di
peccare, la
conoscenza della
verità eleva i
cuori, cioè li
rende liberi e
li solleva al di
sopra di tutto
il luogo. Ma
l'amore
costruisce:
colui che è
diventato libero
grazie alla
gnosi, diventa
schiavo di
coloro che non
si sono ancora
potuti elevare
fino alla
libertà della
gnosi; perché
solo la gnosi li
rende capaci di
diventare
liberi. L'amore
non prende
nulla. Infatti,
come potrebbe
prendere qualche
cosa, dal
momento che ogni
cosa gli
appartiene? Esso
non dice:
"Questo è mio" o
"Quello è mio",
ma dice: "Questo
è tuo".
111.) L'amore
spirituale è
vino e balsamo.
Ne godono tutti
coloro che
saranno unti con
esso, e ne
godono anche
quelli che
stanno vicino a
loro, mentre
quelli che ne
sono unti sono
presenti. Se
quelli che sono
unti col balsamo
si allontanano
da loro e se ne
vanno, quelli
che non sono
unti, solamente
quando si
trovano lontano
da loro,
continuano a
rimanere nel
loro cattivo
odore.
Il Samaritano ha
dato niente
altro all'uomo
ferito che vino
ed olio. Non c'è
altra cosa che
l'unzione. Ed
egli ha guarito
le ferite,
perché l'amore
copre
moltitudine di
peccati.
112.) A colui
che la donna ama
sono
rassomiglianti
quelli che essa
mette al mondo.
Se è suo marito,
essi sono
rassomiglianti a
suo marito, se è
un adultero,
essi sono
rassomiglianti
all'adultero.
Spesso, se una
donna giace con
suo marito per
necessità, ma il
suo cuore è
presso
l'adultero, con
cui essa è
solita unirsi,
ciò che essa
metterà al
mondo, lo
metterà al mondo
rassomigliante
all'adultero. Ma
voi che siete
con il Figlio di
Dio, non amate
il mondo, ma
amate il
Signore,
affinché quelli
che voi
genererete non
siano
rassomiglianti
al mondo, ma
siano
rassomiglianti
al Signore.
113.) L'uomo si
unisce con
l'uomo, il
cavallo si
unisce con il
cavallo, l'asino
si unisce con
l'asino. Ogni
genere si unisce
con cose dello
stesso genere.
Cosí lo spirito
si unisce allo
spirito, e il
Logos si unisce
al Logos e la
Luce si unisce
alla Luce. Se tu
diventi uomo,
l'uomo ti amerà,
se tu diventi
spirito, lo
spirito si unirà
a te, se tu
diventi Luce, è
la Luce che si
unirà con te, se
tu diventi uno
di quelli che
sono in alto,
quelli che sono
in alto
troveranno il
loro riposo in
te. Se tu
diventi cavallo
o asino o bue o
cane o montone o
qualunque altro
animale di
quelli che si
trovano al di
fuori e in
basso, tu non
potrai essere
amato né
dall'uomo, né
dallo spirito,
né dal Logos, né
dalla Luce, né
da quello che è
in alto, né da
quello che è
nell'interno.
Essi non
potranno trovare
riposo in te, e
tu non farai
parte di loro.
114.) Chi è
schiavo contro
la propria
volontà potrà
divenire libero.
Ma chi è
divenuto libero
per concessione
del suo signore
e si è legato
egli stesso ad
una schiavitú
non potrà piú
essere libero.
115.) La
coltivazione dei
campi è
costituita da
quattro
elementi: si
porta nel
granaio ció che
proviene
dall'acqua e
dalla terra e
dall'aria e
dalla luce. Il
culto di Dio è
pure costituito
da quattro
elementi: la
fede e la
speranza e
l'amore e la
gnosi. La nostra
terra è la fede,
in cui abbiamo
radice, l'acqua
è la speranza,
da cui siamo
nutriti, l'aria
è l'amore, da
cui siamo fatti
crescere, e la
luce è la gnosi,
da cui veniamo
maturati.
116.) La grazia
è il contadino;
la semenza del
contadino sono
gli uomini che
salgono verso le
altezze del
cielo, e
benedetto il
servitore che
non ha ingannato
le loro anime!
Questi è Gesú
Cristo. Egli ha
ingannato
l'intero luogo e
non ha gravato
su nessuno. Per
questo motivo,
benedetto chi è
cosí, perché è
l'Uomo perfetto.
Infatti egli è
il Logos.
117.) Fateci
delle domande a
suo riguardo,
perché è
difficile
raddrizzarla.
Come potremo
raddrizzare
questa grande
cosa? Come darà
essa il riposo a
ciascuno?
118.) Prima di
tutto è
necessario non
affliggere
nessuno, sia
grande sia
piccolo, sia
credente sia non
credente;
inoltre dare il
riposo a coloro
che riposano nel
bene.
Vi sono di
quelli a cui
giova dare il
riposo a chi è
nel bene. Ma chi
fa il bene non
può dare il
riposo a
costoro, perché
esso non viene
secondo la sua
volontà. Ma gli
è impossibile
affliggere,
facendo sí che
essi siano
oppressi. Invece
chi è nel bene
talvolta li
affligge. Non è
cosí, ma li
affligge la loro
debolezza.
Chi possiede la
natura, dà gioia
al buono. Ma a
causa di questo,
alcuni si
affliggono
gravemente.
119.) Un padrone
di casa si è
procurato ogni
genere di cose:
sia figli, sia
schiavi, sia
bestiame, sia
cani, sia
maiali, sia
frumento, sia
orzo, sia
paglia, sia
erba, sia ossa,
sia carne e
ghiande. Ma egli
era un uomo
saggio e
conosceva il
nutrimento di
ciascuno.
Davanti ai figli
egli ha messo
pane, olio
d'olive e carne;
davanti agli
schiavi egli ha
messo olio di
ricino e
frumento; al
bestiame ha dato
orzo, paglia ed
erba; ai cani ha
gettato le ossa
e ai maiali ha
gettato le
ghiande e gli
avanzi del pane.
Cosí è per il
discepolo di
Dio. Se è un
uomo saggio,
egli conosce la
condizione dei
discepoli. Le
forme del corpo
non
l'inganneranno,
me egli terrà
conto della
disposizione
dell'animo di
ciascuno, e
parlerà con lui.
Vi sono molti
animali nel
mondo che
rivestono una
forma umana.
Quando egli li
riconoscerà, ai
maiali getterà
ghiande, al
bestiame getterà
orzo, paglia ed
erba, ai cani
getterà ossa.
Agli schiavi
darà le
primizie, ai
figli darà ciò
che è perfetto.
120.) C'è il
Figlio dell'uomo
e c'è il figlio
del Figlio
dell'uomo. Il
Signore è il
Figlio
dell'uomo, e il
figlio del
Figlio dell'uomo
è colui che è
creato dal
Figlio
dell'uomo. Il
Figlio dell'uomo
ha ottenuto da
Dio il potere di
creare. Egli può
generare.
121.) Chi ha
ricevuto la
creazione è una
creatura, chi ha
ricevuto la
generazione è un
generato. Chi
crea non può
generare. Chi
genera ha il
potere di
creare. In
verità si dice:
«Chi crea,
genera». Ma il
suo prodotto è
una creatura.
Per questo
motivo le opere
non sono figli,
ma loro
immagini. Chi
crea, lavora
visibilmente ed
è egli stesso
visibile. Chi
genera, lavora
nel segreto, ed
è egli stesso
nascosto. Il
generato non è
come l'immagine.
Chi crea, crea
apertamente, ma
chi genera,
genera figli nel
segreto.
122.) Nessuno
può sapere
qual'è il giorno
in cui l'uomo e
la donna si
congiungono,
salvo essi
stessi. Perché
il matrimonio
nel mondo è un
mistero, per
coloro che hanno
preso moglie.
Ma, se il
matrimonio di
impurità è
segreto, quanto
maggiormente il
matrimonio
immacolato è un
autentico
mistero! Esso
non è qualche
cosa di carnale,
ma è puro, non
appartiene al
desiderio, ma
alla volontà.
Non appartiene
alle tenebre
della notte, ma
appartiene al
giorno e alla
luce. Se un
matrimonio è
allo scoperto,
diventa
impudicizia, e
la sposa, non
solamente quando
riceve il seme
di un altro
uomo, ma anche
quando lascia la
sua camera da
letto ed è
veduta, si
comporta
impudicamente.
Ella può
soltanto
rivelarsi a suo
padre e a sua
madre e
all'amico dello
sposo e ai figli
della camera
nuziale. A
costoro è
permesso entrare
tutti i giorni
nella camera
nuziale, ma gli
altri non
possono
desiderare che
di udire la sua
voce e godere
del suo profumo
e possono
desiderare di
nutrirsi delle
briciole che
cadono dalla
mensa, come i
cani. Gli sposi
e le spose
appartengono
alla camera
nuziale. Nessuno
può vedere lo
sposo con la
sposa, a meno
che non lo
divenga.
123.) Quando
Abramo si
rallegrò di
vedere ciò che
stava per
vedere,
circoncise la
carne del suo
prepuzio,
mostrandoci come
sia necessario
distruggere la
carne e il resto
di questo mondo.
Finché le loro
passioni sono
nascoste,
rimangono e sono
vive; se vengono
manifestate,
muoiono, secondo
l'esempio
dell'uomo che è
manifesto:
finché le
viscere
dell'uomo sono
nascoste, l'uomo
vive; se le
viscere appaiono
e vengono fuori
di lui, l'uomo
morirà. Cosí
pure è l'albero:
finché la sua
radice è
nascosta, esso
fiorisce e
cresce; se la
radice appare,
l'albero secca.
Cosí è per ogni
prodotto che è
nel mondo, non
soltanto per
quello che è
manifesto, ma
anche per quello
che è nascosto.
Infatti,
fintanto che la
radice
dell'errore è
nascosta, esso è
forte, ma quando
è riconosciuta,
esso si
dissolve. Questo
è il motivo per
cui il Logos ha
detto: " Già la
scure è posta
alla radice
degli alberi ".
Essa non
sfronderà
soltanto " ciò
che è sfrondato
germoglia di
nuovo " ma la
scure taglia
profondamente
finché svelle la
radice. E Gesú
ha divelto la
radice di tutto
il luogo; gli
altri invece
solo in parte.
Quanto a noi,
ciascuno scavi
profondamente
fino alla radice
dell'errore, che
è dentro di lui
e lo divelga dal
suo cuore fino
alla radice. Ed
esso invero sarà
divelto, quando
noi lo
riconosceremo.
Che se noi siamo
ignoranti a suo
riguardo, esso
affonda in noi
le radici e
produce i suoi
frutti nei
nostri cuori.
Esso domina su
di noi, e noi
siamo suoi
schiavi. Ci
tiene
prigionieri,
cosicché noi
facciamo ció che
non vogliamo, e
ciò che vogliamo
non lo facciamo.
Esso è potente
perché noi non
lo conosciamo, e
finché esiste,
esso lavora.
L'ignoranza è
per noi la madre
dell'errore.
L'ignoranza è al
servizio della
morte: ciò che
viene
dall'ignoranza
né è esistita,
né esiste, né
esisterà. Invece
coloro che sono
nella verità
saranno perfetti
quando tutta la
verità si
manifesterà.
Perché la verità
è come
l'ignoranza:
quand'è
nascosta, riposa
in se stessa, ma
quando si rivela
ed è
riconosciuta,
viene
glorificata, in
quanto è piú
potente
dell'ignoranza e
dell'errore.
Essa dà la
libertà.
Il Logos ha
detto: " Se voi
conoscerete la
verità, la
verità vi farà
liberi ".
L'ignoranza è
uno schiavo, la
conoscenza è
libertà. Se noi
riconosceremo la
verità,
troveremo i
frutti della
verità in noi
stessi. Se ci
uniremo con
essa, essa
produrrà il
nostro
perfezionamento.
124.) Ora noi
abbiamo ciò che
è manifesto,
nella creazione.
Noi diciamo che
sono le cose
potenti, che
sono onorate, e
che le cose
nascoste sono
deboli e
spregevoli. È
cosí anche per
le cose rivelate
dalla verità:
esse sono deboli
e spregevoli,
mentre quelle
nascoste sono
forti e onorate.
Ora, i misteri
della Verità si
rivelano sotto
forma di modelli
ed immagini.
125.) Ma la
camera nuziale è
nascosta. Essa è
il Santo dei
Santi. Adesso la
cortina tiene
celato in che
modo Dio governa
la creazione, ma
quando la
cortina si
strapperà e ciò
che è
all'interno
verrà rivelato,
allora
quest'edificio
sarà lasciato
deserto, o
piuttosto, sarà
distrutto. Ma la
divinità non
fuggirà
interamente da
questi luoghi
dentro il Santo
dei Santi,
perché essa non
potrà unirsi
alla Luce senza
mescolanze e al
Pleroma senza
difetti, ma
starà sotto le
ali della Croce
e sotto le sue
braccia. Questa
sarà per essi
l'arca di
salvezza, quando
il diluvio delle
acque li
investirà. Se vi
saranno di
quelli della
tribù del
sacerdozio, essi
potranno entrare
all'interno
della cortina
con il Sommo
Sacerdote. Per
questo motivo la
cortina non si è
strappata
soltanto in
alto, altrimenti
sarebbe stata
aperta soltanto
per quelli in
alto, né si è
strappata
soltanto in
basso,
altrimenti
sarebbe stata
aperta soltanto
a quelli in
basso. Ma si è
strappata
dall'alto in
basso. Le cose
in alto si sono
manifestate a
noi che siamo in
basso, affinché
potessimo
entrare nel
segreto della
Verità. Questa è
veramente quella
che è onorata,
che è potente.
Ma noi
penetreremo là
attraverso
modelli
spregevoli e
cose deboli. E
sono davvero
spregevoli, in
confronto alla
gloria perfetta.
C'è una gloria
che è piú alta
della gloria,
c'è una potenza
che è al di
sopra della
potenza. Per
questo motivo,
la perfezione si
è manifestata a
noi con i
segreti della
Verità e il
Santo dei Santi
si è rivelato e
la camera
nuziale ci ha
invitati dentro
di essa. Invero,
fino a quando
queste cose sono
nascoste, il
male rende
incapaci e non
si allontana di
mezzo al seme
dello Spirito
Santo " infatti
si è schiavi del
peccato " ma
appena esse si
manifesteranno,
allora la luce
perfetta si
diffonderà su
ciascuno, e
tutti quelli che
si troveranno in
essa avranno il
crisma. Allora
gli schiavi
saranno liberi e
i prigionieri
saranno sciolti.
126.) Ogni
pianta che è nei
cieli è piantata
da mio Padre,
che è nei cieli,
e non si sradica
piú. Coloro che
sono separati
verranno uniti e
verranno resi
perfetti. Tutti
quelli che
entreranno nella
camera nuziale
genereranno
nella luce.
Infatti essi non
genereranno come
i matrimoni che
noi vediamo,
perché avvengono
nella notte:
infatti se la
luce risplende
nella notte, si
spegne. Invece i
misteri di
questo
matrimonio si
compiono di
giorno e alla
luce. Quel
Giorno e quella
Luce non
tramontano mai.
127.) Se
qualcuno diventa
figlio della
camera nuziale,
riceverà la
Luce. Se
qualcuno non la
riceve finché è
in questo luogo,
non potrà
riceverla
nell'altro
Luogo. Colui che
avrà ricevuto
quella Luce non
potrà essere
visto né
trattenuto; e
nessuno potrà
affliggere un
simile uomo,
anche se egli
dimora ancora
nel mondo o
quando lascia il
mondo. Egli ha
già ricevuto la
Verità
attraverso le
immagini: il
mondo è divenuto
come un eone,
perché l'eone è
per lui il
Pleroma, ed è
cosí fatto: si è
manifestato a
lui solo, non
nascosto nelle
tenebre o nella
notte, ma celato
in un Giorno
perfetto e in
una Luce santa.
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