Leotardo era un
umile contadino
nativo del
villaggio rurale
di Vertus, nella
Diocesi di
Châlons-sur-Marne,
nella regione
della Champagne.
Si narra che un
giorno dell'Anno
del Signore
1004, arando un
campo, ruppe un
nido di vespe
terranee che lo
aggredirono
iniettandogli in
corpo una gran
quantità di
veleno. A
seguito di
questa
intossicazione,
Leotardo giacque
febbricitante e
fece uno strano
sogno denso di
premonizioni. Al
suo risveglio
era cambiato.
Per prima cosa
iniziò a
prendere la
moglie a pugni e
a calci,
cacciandola di
casa e
chiamandola
prostituta.
Quindi si recò
in chiesa e
spezzò
pubblicamente il
crocefisso,
definendolo un
odioso idolo.
All'inizio i
suoi compaesani
ritennero che
fosse impazzito
per il dolore, e
che
l'aggressione
degli insetti
gli avesse
obnubilato il
senno. Presto
però si resero
conto che le sue
parole avevano
una grandezza
che mancava ai
sermoni dei
preti. Iniziò
così la sua
predicazione,
che gli assicurò
un certo seguito
di gente di
bassa estrazione
sociale.
Cominciò a
sostenere che
l'Antico
Testamento è
malvagio, che
ogni forma di
rapporto
sessuale è
un'abominazione
da evitare e che
il matrimonio è
un peccato
mortale.
Il vescovo di
Châlons,
Gebuino, non
dormiva sonni
tranquilli, e
vedeva la
posizione della
Chiesa di Roma
minacciata dalle
potenzialità
rivoluzionarie
del nuovo
movimento.
Soprattutto ad
inquietarlo era
il fatto che
sempre più
persone si
infiammavano
dalle prediche
di Leotardo
contro la
corruzione del
clero, e si
rifiutavano di
pagare le
decime.
All'epoca non
c'era stato
ancora un
significativo
emergere di idee
eterodosse
nell'Occidente
cristiano. La
strategia del
vescovo fu così
priva della
sistematica
ferocia che
presto sarebbe
stata adottata
in tutto
l'Occidente: si
limitò a
convocare il
predicatore e a
interrogarlo
senza alcuna
coercizione
fisica. Ebbe
luogo il
confronto
dell'eretico con
i Dottori. Con
la sua
erudizione, non
fu difficile al
porporato
mettere a nudo
forti incoerenze
nelle idee
rudimentali del
povero contadino
privo di
istruizione. Nel
contraddittorio
pubblico furono
usate le armi di
una satira
spietata,
deridendo
Leotardo, che fu
prontamente
abbandonato dai
suoi seguaci.
Tale fu la
vergogna, che il
contadino si
vide il mondo
crollare addosso
e decise di
suicidarsi: si
gettò in un
pozzo profondo e
per la caduta
morì.
Gli accademici,
rigidi nelle
loro posizioni,
spesso non
arrivano a
dedurre
importanti
conclusioni a
partire da
precisi indizi.
Classificano
questo episodio
come isolato, e
si limitano a
supporre che nei
distretti della
Francia
settentrionale
ebbe luogo una
timida influenza
del Bogomilismo,
la religione
dualista
all'epoca molto
diffusa in
Bulgaria. Non si
arrischiano
oltre: non sanno
né vogliono
precisare la
natura di questa
influenza e
attraverso quali
percorsi si
infiltrò nella
Champagne. I
Perfetti
Bogomili,
chiamati anche
Theotokoi,
avevano un
ulteriore
epiteto che
caratterizzava
la loro vita:
Fundaiti, ossia
Portatori di
Bisaccia. Già
sul finire del X
secolo essi
percorrevano le
contrade
dell'Occidente
portando il
Verbo del
Dualismo
Anticosmico.
Durante i loro
viaggi si
assimilavano
agli usi locali,
imparavano la
lingua locale
alla perfezione
e trasmettevano
idee di persona
in persona. Pian
piano queste
idee venivano
accolte e
germogliavano.
Quando un
fundaita
invecchiava nel
corso delle sue
eroiche
peregrinazioni,
trasmetteva
la sua missione
a giovani
adepti, che a
loro volta la
passavano alle
nuove
generazioni,
fino a far
fiorire l'Europa
di santi i cui
nomi sono stati
spesso
dimenticati, ma
il cui fulgore
permise il
successivo
sviluppo delle
Chiese Catare.
Errano molti
studiosi
sottovalutando
la figura dello
sfortunato Leotardo:
si vede in modo
chiaro come in
lui fossero già
presenti tutti i
tratti
distintivi di un
Catarismo in
fase di
definizione. L'accaduto
dovette lasciare
una traccia
profonda tra le
genti della
regione. I
Fundaiti che
vennero a
conoscenza del
suicidio nel
pozzo impararono
dai propri
errori, e da
allora si
prodigarono di
propagandare una
vasta erudizione
biblica e
teologica, in
modo da
permettere ai
credenti di
rispondere a
tono agli
argomenti dei
chierici della
Chiesa di Roma.
Se Leotardo fece
il passo più
lungo della
gamba, coloro
che gli
succedettero non
poterono essere
confusi dai
sofismi, e
gettarono nel
panico più di un
vescovo
dimostrando di
saperne di più
di ogni
universitario.
Nel giro di
pochi decenni la
Champagne era
piena di nuclei
eterodossi di
persone che
negavano
l'Incarnazione,
ma seguivano
nudi il Cristo
nudo con
adamantina
coerenza. Uomini
e donne
abbandonavano le
famiglie e
vivevano in
comune senza
avere rapporti
fisici,
astenendosi dal
consumo di carne
e di ogni
alimento nato
dal coito,
rinunciando ai
sacramenti dei
preti e
all'idolatria, e
praticando il
Battesimo di
Spirito tramite
l'imposizione
delle mani.
Nella
dissoluzione di
una vecchia
società, una
nuova borghesia
stava sorgendo,
e a causa di
questi moti fu
sempre più
evidente lo
sradicamento di
intere masse
contadine
afflitte da
interminabili
carestie. La
penuria
alimentare del
volgo si
contrapponeva
agli scandalosi,
sfrontati lussi
dei prelati. Il
marasma
contribuì alla
creazione di
intricate reti
di contatti
apostolici,
consolidando il
passaggio delle
dottrine da una
regione
all'altra a
seguito di
lunghi viaggi.
Territori
immensi
divennero terra
di missione. Le
idee
anticosmiche
trovarono
terreno fertile:
iniziarono a
diffondersi tra
i neonati ceti
borghesi, tra i
cavalieri
erranti e
persino tra i
nobili. Una
situazione per
molti versi
affine a quella
attuale, con la
Rete che
permette alle
idee di
crescere...