Peire Autier
All'inizio del secolo XIV ci fu in Linguadoca un rifiorire della Fede catara, ad opera di Peire Autier (1245-1310), un ricco notaio del Sabarthés che convertitosi al Catarismo si recò a Cuneo, in Piemonte, e ricevuto il Consolamentum tornò nella terra nativa per svolgervi attività missionaria assieme a suo fratello Guilhem e a suo figlio Jaime. La sua opera ebbe grande successo ed ordinò molti Buoni Uomini per far fronte alla necessità dei convertiti. Il numero di Credenti era in rapido aumento, quando l'Inquisizione represse duramente il movimento. Peire Autier fu catturato e bruciato sul rogo nel 1310. L'ultimo Buon Uomo noto della sua Chiesa, Guilhem Belibasta, fu bruciato nel 1321.
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