Abraxas Biblioteca Contributi Fraternitas Prospettive Saggi

 




Endura

Rito cataro attraverso il quale il fedele rinunciava ad ogni forma di nutrimento sia solido e liquido. Attraverso questa astinenza totale da ogni sostentamento, il cataro sanciva la sua separazione netta e radicale dal mondo.
L'Endura era praticata soprattutto da chi riceveva il Consolamentum dei Moribondi. Non tutti i Credenti infatti se la sentivano di diventare Buoni Uomini e di seguire la rigida Regola dell'Ordine. Così posticipavano il Sacramento quando erano gravemente malati o in fin di vita. L'importanza di questa pratica crebbe molto nell'epoca del tardo Catarismo: data la scarsità di Buoni Uomini, non era facile trovare il Consolamentum, così chi lo riceveva doveva essere assolutamente sicuro di non peccare, perché non avrebbe potuto riceverlo una seconda volta. 

L'Endura fu della massima importanza nella Chiesa dei Fratelli Autier, che si diffuse in Linguadoca agli inizi del XIV secolo. Chi si metteva in Endura poteva assumere soltanto un po' di acqua fredda per lenire l'arsura. L'acqua doveva essere fredda, ossia di fonte, per garantire l'assoluta assenza di contatti con cibi impuri: l'acqua calda era conservata nella foganha, il calderone ove i Credenti cuocevano anche carne. 

Sono noti anche altri tipi di Endura, più rari, per dissanguamento o per ingestione di vetro tritato, ma si pensa fossero soluzioni improvvisate per evitare la cattura. Errano coloro che giudicano l'Endura "omicidio rituale": era un atto del tutto volontario, fine a conservare l'integrità del Consolamentum.







            per contatti: abraxas@fuocosacro.com
      
 

       



Tutti i diritti sono riservati a www.paxpleroma.it e www.fuocosacro.com
Lex Aurea è una rivista registrata presso il tribunale di Prato
per collaborazioni o richieste si prega di contattare direttamente il gestore del sito