Marcione

Vescovo e teologo nato a Sinope nell'85 d.C. e morto a Roma nel 160 d.C. Di famiglia abbiente, quando si recò a Roma fece alla comunità cristiana una ricchissima donazione, che gli fu in seguito restituita. Animo inquieto, comprese presto che la Chiesa Cristiana era corrotta e avida di beni materiali. Suo ispiratore era Paolo di Tarso, ritenuto l'unico a respingere ogni compromesso con il Giudaismo, mentre vedeva in luce negativa Pietro. Maturò convinzioni che lo portarono ad enunciare una dottrina dualista fondata sull'assoluta incompatibilità tra il Dio dell'Antico Testamento e quello del Vangelo. Vista la discrepanza tra i due Testamenti, comprese infatti che tali testi non potevano parlare dello stesso Dio. Scomunicato, Marcione fondò una propria Chiesa che conobbe un certo successo. Il canone di Marcione comprendeva soltanto una versione semplificata del Vangelo di Luca una decina di Lettere di Paolo; il battesimo veniva impartito anche agli eunuchi, la Cena del Signore veniva celebrata con acqua anziché con vino. Nonostante il pensiero di Marcione abbia molti punti in comune con quello gnostico, se ne differenzia affermando la Salvezza tramite la Grazia anziché tramite la Conoscenza.