Pauliciani
Seguaci di una religione dualista sorta in Asia Minore nel VII secolo, con ogni probabilità erede di comunità marcionite presenti nella zona dall'epoca dell'Impero. La tradizione attribuisce la sua fondazione a Costantino di Manamali. I Pauliciani combatterono con vigore contro il potere di Bisanzio, con alterna fortuna, e arrivarono anche a fondare un loro stato indipendente con capitale Tephrike. Distrutta questa nazione, sopravvissero numerose comunità indipendenti, che nel X secolo vennero deportate in massa in Bulgaria, soprattutto nella regione di Filippopoli (Plovdiv). Qui contribuirono alla formazione dei Bogomili in un processo complicato di osmosi culturale i cui dettagli non sono ancora stati chiariti. Sopravvissero a lungo, tanto che la nobildonna inglese Lady Mary Wortley Montagu ne incontrò alcuni ancora nel 1717 nella regione di Plovdiv; altri, denominati Paulini, vivevano ancora verso il 1730 rifiutando il Battesimo d'acqua. Dualisti radicali, ammettevano l'esistenza di due divinità opposte e incompatibili: il malvagio Dio dell'Antico Testamento, creatore del mondo materiale, e il Dio Buono del Nuovo Testamento, Padre di Cristo. |