"Lo
schiavo aspira
soltanto a
essere libero,
non cerca i beni
dei suo padrone.
Il figlio non è
soltanto un
figlio, ma
aspira
all'eredità del
padre.
Quelli che
ereditano dai
morti sono essi
stessi morti ed
ereditano ciò
che è morto.
Quelli che
ereditano da
colui che è vivo
sono essi stessi
vivi e sono
eredi di ciò che
è vivo e di ciò
che è
morto. Quelli
che sono morti
non ereditano
nulla: come può
ereditare un
morto? Se colui
che è morto
eredita ciò che
è vivo non
morirà; colui
che è morto
vivrà ancora più
a lungo."
(Vangelo di
Filippo)
1.
INTRODUZIONE
Il
Vangelo apocrifo
di Filippo,
assieme ad altri
testi del
cristianesimo
delle origini,
ha offerto, e
continua ad
offrire,
numerosi spunti
di interesse
teorico-pratici
all'esoterista
moderno. Questa
gemma della
rivelazione
divina, come la
stessa Pistis
Sophia, è
fondamento di
numerosi riti e
liturgie
gnostici del
passato e del
presente, in
quanto profonda
è la valenza
simbolica
alchemica
in essa
rappresentata.
Ovviamente solo
cui che vibra in
modo adeguato al
testo, potrà
ritrovare in
esso soluzione
al mosaico della
propria
psiche,
oltre gli
arabeschi
dialettici.
All'interno del
Vangelo di
Filippo vi è
l'indicazione di
5 forme di
iniziazione, di
5 sacramenti.
"Il Signore ha
operato tutto in
un mistero:
battesimo,
unzione,
eucaristia,
redenzione,
camera nuziale"
(Vangelo di
Filippo, 67,
20-30).
Sia che la
nostra
predilezione
ricada sul primo
o sul secondo
termine,
iniziazione o
sacramento,
siamo innanzi a
conferimenti/conseguimenti,
che tendono a
mutare lo
stato intimo del
ricevente.
Accadimenti
spirituali tesi
ad iniziare (
termine che
contiene
in se la fine
del profano e il
principio del
divino ) verso
una nuova via di
sacralizzazione,
colui che ha
mostrato la
dignità di
riceverli in
Santa Comunione.
Niente avviene
per caso, e se
ad esso crediamo
automaticamente
ci poniamo oltre
quel tracciato
eroico che è
rappresentato
dalla via
esoterica-gnostica,
frutto di
studio,
riflessione,
analisi e scelte
maturate e
ponderate.
Quindi è per
diritto
conseguito che
l'uomo ottiene
le iniziazioni,
riconoscimento e
autoriconoscimento
del livello di
maturazione e
reintegrazione
dell'essere
intimo.
La Camera
Nuziale Celeste
rappresenta
l'ultima fase,
Opera Magna, di
questa teoria di
iniziazioni/sacramenti,
proprio ad
indicare la
conclusione di
un percorso da
parte
dell'adepto
gnostico. Non a
caso parlo di
fase e di
percorso, in
quanto voglio
intendere che la
visione
sacramentale del
Vangelo di
Filippo, altro
non è che la
corrispondenza
manifesta,
simbolica, di un
reale mutamento
che avviene
nelle due sfere
occulte (mente
ed anima)
dell'uomo
iniziato ai
misteri. Come
una magnifica ed
aurea scala, che
dalle profondità
dell'ignoranza,
portano al
conoscimento e
riconoscimento
dell'Unità
Permanente,
perduta a
seguito della
caduta
pneumatica, i
cinque
sacramenti
trovano l'uno
radice
nell'altro, e il
primo
conclusione
nell'ultimo. Non
fortuitamente
essi sono in
numero di
cinque, dato che
il cinque
rappresenta il
compimento,
l'uomo
realizzato e
dominatore, in
virtù
dell'Amore,
dello Spirito
Santo, sulla
propria natura
inferiore,
rappresentata
dal quaternario
( i quattro
elementi ).
2. Il POTERE
DELLA CAMERA
NUZIALE CELESTE
"Il padre fa
un figlio, ma il
figlio non può
fare un figlio:
poiché colui che
fu generato non
ha il potere
di generare;
un figlio può
acquisire dei
fratelli, non
dei figli.
Tutti coloro
the sono
generati nel
mondo sono
generati in modo
naturale; ma gli
altri dallo
Spirito.
Coloro che sono
generati da lui
gridano di
quaggiù vaso
l'uomo
(perfetto),
poiché sono
nutriti
dalla promessa
del luogo
celeste."
(Vangelo di
Filippo)
Ma quale la
funzione
dell'ultimo dei
cinque
sacramenti ? Il
brano sopra
riportato indica
come due sono le
linee di
figliolanza, di
creazione e
generazione:
L'una naturale,
e l'altra
divina. Due le
nature che al
contempo
dimorano
nell'uomo, la
bassa istintuale
che lo lega ai
cicli del mondo,
e la spirituale
che lo libera,
innalzandolo al
rango perduto.
La condizione
normale di stato
è la prima, che
impone ad ognuno
di noi una
linearità tesa a
perpetuarsi in
una catena
infinita di
ruoli,
situazioni, e
accadimenti
legati allo
spazio, al
tempo, e alle
casualità, nel
gioco dualistico
che attiene ad
ogni
azione/reazione.
Il Figlio
dell'uomo
ricevette da
Dio il potere
di creare. Egli
può anche
generare.
(Vangelo di
Filippo)
Il Potere che
consegue colui
che è stato
amato, ed ha
amato nella
camera nuziale
celeste è quello
di generare e
non di creare.
Crea colui che è
stato creato,
pone in essere
atti, fatti e
pensieri in
questo contesto
naturale e
fenomentico,
in una sorta di
processo
degenerativo e
tumorale. Genera
colui che è
stato emanato,
che è quindi
della stessa
sostanza del
Padre, e perciò
ne è figlio
riconosciuto. Ma
quale
significato
viene dato al
verbo generare
dall'estensore
del Vangelo ? La
gnostico si pone
antiteticamente
a questo mondo
sensibile, e il
suo desiderio è
il ritorno al
Pleroma, il
mondo spirituale
da cui
proviene,
ecco quindi che
il potere di
generare, assume
come valore
quello di
ri.:.generare lo
stesso gnostico
e di porlo così
oltre al mondo e
al corpo stesso.
Lo gnostico
iniziato nella
Camera Nuziale
Celeste è egli
stesso Padre,
fonte, Uno
Eternamente
Stabile ed
Immutabile, che
genera senza
essere creato,
che è senza
necessità di un
tempo e di uno
spazio per avere
misura e
determinazione.
Ogni gnostico
che ha raggiunto
questa fase è
FIGLIO
DELL'UOMO, CHE
E' DIVENTATO
FIGLIO DI DIO, e
come possiamo
ben comprendere
siamo innanzi ad
un'operazione
teurgica: essere
strumento di
Dio, avere le
qualità e i
poteri di Dio,
essere Dio
stesso.
3. LA CAMERA
NUZIALE CELESTE:
IL SANTO DEL
SANTO
In questo
paragrafo si
procede al
commento di
alcuni brani del
Vangelo di
Filippo, dove
viene
esplicitamente
indicata la
Camera Nuziale
Celeste,
rimandando alla
presa in visione
del testo, il
paziente ed
interessato
lettore.
Vi sono
spiriti impuri
maschili e
(spiriti impuri)
femminili: i
maschili si
associano alle
anime che
hanno preso
domicilio in
corpi di
femmine, e i
femminili sono
associati a
quelle dei corpi
degli
uomini, a motivo
di colui che
disobbedì; e non
sfugge loro
alcuno - poiché
essi lo
trattengono -, a
meno che uno
riceva una forza
maschile e una
forza femminile
e cioè quella
del fidanzato e
della
fidanzata.
Questo, poi, si
riceve, in
immagine, nella
camera nuziale.
In conseguenza
della caduta
pneumatica, le
anime
incorruttibili
hanno trovato
unione con la
sfera bassa
istintuale:
Le anime
maschili con
spiriti impuri
femminili, le
anime femminili
con spiriti
impuri maschili.
Essi ( gli
impuri ) sono
incubi, che
dominano l'anima
precipitata a
causa della
disobbedienza
iniziale, e le
impediscono il
ritorno. Solo
attraverso la
forza
dell'Amore, che
si sviluppa
dall'incontro di
due anime pure
(fidanzato e
fidanzata), è
possibile
rompere le
catene dei
sensi. La
complementarità,
l'unione che
porta alla
comunione
mistica degli
opposti nell'Uno
Metafisico, è
una simbologia
presente in
tutte le scuole
gnostiche. ( Si
veda anche il
Vangelo di
Tommaso )
Quando un
matrimonio è
senza veli,
diventa
prostituzione; e
la sposa si
prostituisce non
soltanto
quando accoglie
il seme di un
altro uomo, ma
anche quando
lascia la camera
da letto ed è
vista.
Ella può
manifestarsi
soltanto a suo
padre, a sua
madre, all'amico
dello sposo e ai
figli dello
sposo: a
costoro è
permesso di
entrare tutti i
giorni nella
camera nuziale.
Gli sposi e le
spose
appartengono
alla camera
nuziale; nessuno
potrà vedere
lo sposo e la
sposa, a meno
che lo diventi.
La riservatezza
e il segreto
sono elementi
essenziali, che
erigono muro
attorno alla
Camera Nuziale
Celeste, e alla
sacralità che
essa stessa
rappresenta, e
richiede a
coloro che
vogliono essere
ammessi al
cospetto del suo
Mistero. Solo
gli alti
sacerdoti, e i
fratelli e le
sorelle, possono
sapere, gli
altri, coloro
che non hanno
ricevuto i
precedenti
sacramenti, e
sono pari fra
pari, ne sono
esclusi.
Ma la camera
nuziale resta
nascosta: è il
santo del
santo.
Ma noi vi
penetreremo per
mezzo di tipi
spregevoli e
di forme deboli.
Spregevoli
rispetto alla
gloria perfetta.
C'è una gloria
che oltrepassa
la gloria.
C'è una potenza
che supera la
potenza. Perciò
ci è stato
aperto quanto è
perfetto, e il
segreto della
verità; il santo
dei santi si è
manifestato, e
la camera
nuziale ci ha
invitato.
La camera
nuziale non è
aperta a tutti:
gli indegni
perché
spregevoli
(inadeguati
rispetto
all'ideale
superiore ) e i
deboli ( coloro
che difettano in
forza e volontà
), ne sono
esclusi. E'
ammesso solo
colui che è
invitato in
quanto
riconosciuto
degno, dal Santo
dei Santi ( lo
Spirito Santo ),
e la camera
nuziale è il
luogo deputato
al ricevimento
di questa gloria
e di questo
potere
ultramondani.
Tutti coloro
che entreranno
nella camera
nuziale
accenderanno la
luce; non
come si accende
nei matrimoni
(di quaggiù) che
avvengono di
notte.
La Camera
Nuziale è
simbolo solare,
in
contrapposizione
ai matrimoni
terreni
(lunari), in
quanto i secondi
sono governati
da
sentimenti,
emozioni,
passioni, e
istinti, mentre
le unioni che si
celebrano nella
prima sono retti
dal principio
intellettivo
della conoscenza
figlia di una
coscienza
oggettiva.
Se qualcuno
diventa figlio
della camera
nuziale riceverà
la luce. Se
qualcuno non la
riceve, mentre
si trova in
questi luoghi,
non la potrà
ricevere
nell'altro
luogo. Chi
riceverà quella
luce non sarà
visto, ne
potrà essere
preso; costui
non potrà venire
molestato, anche
se vive nel
mondo. E,
ancora, quando
abbandona il
mondo egli ha
già ricevuto la
verità per mezzo
di immagini.
La dimensione di
ultima e finale
iniziazione, a
cui l'adepto
deve sottostare,
dimostrandosi
egli stesso
idoneo e
conforme al
ricevimento è
attestata dalla
categoricità con
cui si esclude
altra via di
redenzione/salvezza
( ritorno al
Pleroma ) oltre
la Camera
Nuziale Celeste.
Solo in essa è
possibile
ricevere la
luce, ma essa
non è il fuoco
di Prometeo, in
quanto non viene
concessa alla
moltitudine
indistinta, ma
solo a coloro
che nei fatti ne
sono degni. Ecco
quindi che la
Camera altro non
riveste che
funzione di
rito, di
liturgia, che
come una
tragedia greca,
dove attraverso
l'empatia
sviluppata
dall'attore,
dalla sua
immedesimazione
nel ruolo, è
possibile
vivere
un'esperienza
catarchica.
La quale
sedimentandosi
nelle profondità
della psiche,
nel buio
dell'eterna
notte, che per
pochi precede la
rinascita, sarà
utile faro, e
fuoco di
redenzione,
lungo la
perigliosa
strada che si
snoda fra le
sfere celesti
governate e
dominate dagli
Arconti (
elementi
psicologici
irredenti ).
Molto altro
ancora si
dovrebbe
aggiungere,
attorno al rito
e al rituale, ma
non è questa la
sede opportuna.
4.
CONCLUSIONI
Comprendere
pienamente la
funzione
redentrice e
salvifica
dell'Opera che
trova compimento
nella camera
nuziale, è
possibile
solamente
trovando
convincimento in
queste parole:
" questo mondo è
un divoratore di
cadaveri: tutto
ciò che vi si
mangia muore di
nuovo " (Vangelo
di Filippo)
Lo gnostico è
tale grazie
all'anelito che
lo spinge a
librarsi oltre
questo mondo
corruttore e
corruttibile,
legato alla
logica
ineluttabile del
disfacimento e
della caducità
delle cose
tutte. Esso è
sospinto verso
un'ideale di
perfezione
ultramondano,
posto oltre
tempo e spazio,
in un perenne
essere.
Incarnando
un'ideale
immortale e
immutabile, è
egli stesso
immortale ed
immutabile, e
ciò avviene
nella Camera
Nuziale, dove
l'anima incontra
lo Spirito ( il
Santo del Santo
),
cristificandosi:
il pensiero
identico
all'essere,
l'azione
identica al
pensiero,
l'essere
identico
all'azione.
E' la
funzione
intellettiva,
elemento solare,
che permette il
dominio sulla
parte inferiore
istintuale, in
una cerimonia di
comunione e
matrimonio fra
il principio
maschile e
femminile che
trova eco anche
nel Vangelo di
Tomaso:
" Quando di due
farete uno,
sarete figli
dell'uomo, e
quando direte ad
un monte
allontanati, si
allontanerà."
Se è
certo che
l'anima incontra
lo Spirito, se è
altresì indubbio
che la
Sophia
inferiore (La
Sapienza
gnostica
individuale,
espressione
dell'eone caduto
in
virtù
dell'errore:
dell'amore mal
risposto e male
espresso verso
la fonte
increata
) ritrova il suo
sposo divino, il
Cristo, al
culmine del
rito, la domanda
che da sempre
attanaglia, e
divide in
schieramenti, è
come questo
accada. Si
tratta di una
operazione
individuale,
legata
all'introspezione
o vi è altro ?
Quanto
sicuramente è
possibile
affermare è la
riservatezza ai
puri della
Camera Nuziale
Celeste, cioè
agli spirituali,
a coloro che
sono riusciti,
come la Sophia,
benché
caduti, a
liberarsi di
ogni impurità
legata alla
passioni:
espellendo
i mali frutti
della creazione
fisica fuori
dalla loro
psiche. Ma ciò
non vuole
assolutamente
escludere, che
la camera
nuziale celeste
non rappresenti
anche l'incontro
fisico, di una
sigizia
gnostica, sposa
e sposo, dove in
castità (
la sposa si
prostituisce non
soltanto quando
raccoglie il
seme di altro
uomo.......
interessante
affermazione,
che implica che
la sposa si
prostituisce
anche quando
raccoglie il
seme del proprio
uomo, da cui si
deduce che essa
può amare lo
sposo, ma non
deve
raccoglierne in
grembo il seme.
Merita
attentamente
riflettere che
il contrario di
prostituta è
casta, il cui
significato non
è vergine, ma
bensì fedele e
pura. compiono
la propria
volontà sacra,
che è quella di
generare
intimamente.
) si genera
intimamente
l'Uomo Nuovo.
L'inseminazione
del cervello (Karezza)
è pratica
tantrica
attraverso la
quale nelle
regioni più
profonde della
psiche umana,
sono fissate
delle immagini,
che come semi
genereranno
l'albero della
vita. Ognuno di
noi ha
sperimentato la
forza dirompente
dell'istinto
sessuale, così
programmato per
perpetuare la
vita tramite la
realizzazione di
forme ( la vita
l'elemento raro
dell'universo, e
che da cagione
allo stesso:
l'universo
esiste per
imprigionare la
vita.. ma qui
entro nel
filosofico ),
ognuno di noi ha
sperimentato la
forza delle
emozioni pure,
ma anche
l'affinità
elettiva fra un
uomo e una
donna. E' questa
forza elettiva
di due sposi che
si ri.:.conoscono,
e che hanno
compiuto un
continuo lavoro
( gli altri
sacramenti ) che
porta poi al
massimo
compimento nella
Camera Nuziale
Celeste. Dove la
parte animalesca
“L'UOMO
SI ASSOCIA CON
L'UOMO, IL
CAVALLO SI
ASSOCIA CON IL
CAVALLO, L'ASINO
SI ASSOCIA CON
L'ASINO (
elemento
infernale)” è
stata rimossa,
dominata, e dove
esiste solamente
fusione completa
di una coppia
gnostica, tesa a
rigenerare
l'uomo
nell'uomo, e
l'uomo in Dio.