Nella visione
della scuola
valentiniana,
l'umanità intera
era suddivisa in
tre classi
nettatamente
distinte e
distinguibili
nella loro
fenomenologia e
nelle loro più
intime qualità.
Tale
suddivisione era
dettata dalla
possibilità o
meno degli
uomini di
entrare in
diretto contatto
con la
Conoscenza del
divino, GNOSIS,
che assume un
valore sia di
salvezza che
forma di
salvezza, in
quanto
portatrice di
intrinseco
cambiamento
nell'uomo di
Conoscenza. Se
quindi la
Conoscenza della
radice di tutte
le cose, e non
delle cose che
sono
manifestazione a
cascata della
radice, comporta
dei cambiamenti,
questi attengono
tutti e tre i
corpi dell'uomo
( fisico,
mentale e
animico ) allora
si constata, per
conseguenzialità,
che ogni uomo è
collacato ad una
difforme
gradizione
rispetto ad
essa, e quindi
matura un
difforme livello
dell'essere in
rapporto anche
agli altri
uomini.
Nella visione
gnostica storica
la Conoscenza è
l'unica via alla
salvezza, alla
redenzione della
condizione
umana, prima, e
alla sua
re.integrazione
nella divinità
perduta poi.
Conoscenza
quindi come
ponte fra l'uomo
e il divino, ma
anche come
aspetto del
divino
percepibile
dall'uomo. Una
qualità capace
di ri.generare
non solo a
livello
animico-fisico,
ma anche a
livello
mentale-fisico.
Materiali,
Pschici e
Spirituali,
rappresentano la
suddivisione che
la scuola
valentiniana
indica nel
rapporto fra
uomo e
Conoscenza.
Mentre è
possibile per
uno psichico il
passare fra gli
spirituali (
pneumatici ),
non è possibile
il viatico per
un materiale,
irrimediabilmente
perduto nella
sua condizione
di
ottenebramento.
Materiali sono
coloro che non
hanno ne anima
ne Spirito, e
che quindi sarà
negato loro la
salvezza, in
quanto non hanno
gli strumenti (
anima ) per
entrare in
contatto con lo
Spirito ( il
pneuma
dell'Assoluto,
la particola di
luce increata
che in noi
arde). Sono
persone
involute,
profondamente
legate alle
pulsioni di
questo mondo di
tenebra, e
ridotti a mere
comparse, che
come burattini
sono mossi da
potenze sottili
( Gli Arconti e
la loro trama:
il Destino ).
Psichici (psyche=anima)
sono coloro che
posseggono
l'anima, e che
quindi non è
negata la
salvezza, a
patto che la
loro via sia una
via di luce,
tesa cioè al
raggiungimento
del Pleroma. La
salvezza non
sarà immediata:
pratiche
ascetiche,
magiche,
alchemiche,
saranno
necessarie per
conseguere
l'obbiettivo.
Spirituali
(pneumatici)
sono coloro che
sono hanno il
contatto diretto
con la
conoscenza, che
a sua volta è la
manifestazione
dello spirito.
Loro sono i
perfetti, gli
illuminati, i
portatori di
luce, coloro che
hanno visto,
coloro che hanno
udito, coloro
che hanno
parlato, coloro
che hanno
toccato, coloro
che hanno
gustato nel
Silenzio che
colma l'Abisso.
Un utile spunto
di riflessione è
rappresentato
dall'anima.
Questa
rappresenta il
principio vitale
di ogni uomo,
quell'insieme di
qualità che
rendono
l'individuo
tale, e lo
differiscono
dagli altri. In
opposizione al
corpo essa è la
sede delle
facoltà
spirituali. In
esoterismo
gnostico
possiamo
affermare che
l'anima
rappresenta quel
necessario
veicolo, che
l'uomo deve
formare al fine
di
ricongiungersi
con lo Spirito,
particola della
Luce Increata
precedente ad
ogni
manifestazione.
L'anima si
contrappone al
fisico, in
quanto mentre il
primo
rappresenta il
lavoro di forze
grossolane,
legato a questa
terra, ultima
delle
manifestazioni,
l'anima è il
frutto
dell'ispirazione
divina, anche se
nella sua natura
può essere
corrotta dalle
tentanzioni
istillate dalle
forze di questo
mondo.