Con ogni
evidenza
malgrado
Abraxas, i
lavori di
approfondimento
sullo
gnosticismo
storico e gli
interventi in
lista attorno al
cristianesimo
primitivo, non
sono mai
riuscito a
spiegarmi
attorno a quel
fenomeno
spirituale che è
stato lo
gnosticismo di
area
mediterranea, e
la discontinuità
oggi
rappresentata
dallo
neognosticismo.
Del resto lo
stesso
Introvigne si è
ben prodigato in
articoli,
storicamente
corretti e
pregni di
spunti, attorno
al tratteggio
del fenomeno
neognostico, che
sicuramente è
altro rispetto
allo gnosticismo
storico.
Personalmente
ritengo che
vista la
possibilità
odierna di
accedere alle
fonti storiche
dello
gnosticismo,
(Edizioni Utet,
Tea, Sei,
ecc...) senza
mediazioni, la
perseveranza in
errore ed in
impostazioni
assurde ha
solamente
l'obiettivo di
non sovvertire
accomodamenti
moderni e
contemporanei,
relativi a
riconoscimenti
di frangia,
ambiti di
convenienza, e
proliferazione
di cariche,
iniziazioni, ed
investiture atte
ad appagare
l'ego. Finendo
con il coprire
di ridicolo,
semmai ve ne
fosse ulteriore
bisogno, il
sedicente
esoterista
moderno
impegnato nel
raccogliere
iniziazioni.
Ancora
recentemente in
una cena
conviviale ho
udito qualcuno
parlare di
religione
gnostica, e alle
mie osservazioni
ha fatto
spallucce
ponendo una
verità storica
allo stesso
livello del suo
convincimento
personale,
maturato per
frequentazioni
ed udito dire.
La Chiesa
Gnostica di
Krumm Heller, e
di conseguenza
quella di Samael
Aun Weor,
espressioni
neognostiche,
come del resto
la Chiesa
Gnostica
Cattolica di
Aleister
Crowley, o le
Chiese di
derivazione del
Bertiux, oppure
la Chiesa di
Sophia o di
Abraxas
americane, senza
citarne le
altre, sono
tipiche
espressioni
neognostiche,
nate i ambito
massonico.
Conosco fin
troppo bene, da
studioso e da
esoterista, i
loro rituali,
tratti dal
Vangelo di
Filippo o dalla
Pistis Sophia, i
meccanismi, e il
livello di
preparazione
storica ed
iniziatica dei
loro animatori.
Le Chiese su
menzionate sono
espressioni
"tutte" di un
arco temporale
che va dal 1850
al 1930 (con le
successive
diramazioni ),
nate in ambito
paramassonico
(come il moderno
templarismo) e
fondate su
principi
neoermetici, più
che gnostici.
Tanto che un mio
fraterno amico
devoto agli
studi di Dante,
alla
frequentazione
rosacrociana, ha
avuto modo di
meravigliarsi
come in questi
ambiti il Dio
Tetragrammatico
viene spesso
incluso nei
rituali, pur
essendo evidente
l’avversità che
gli gnostici
nutrivano verso
questa figura e
quanto
rappresentasse.
E alle sue
obiezioni è
stato risposto
che è questione
di conoscenza.
Del resto chi è
in possesso di
uno qualsiasi
dei loro Credo,
o del messale,
avrà modo di
stupirsi della
convergenza con
il rituale
cattolico; come
non può rimanere
allibito dal
numero
impressionate di
devozionalismi
richiesti al
"fedele", tanto
da far sembrare
il Credo
Cattolico un
inno alla
libertà
spirituale.
Esse
rappresentano
(come le varie
chiese
scismatiche , di
cui è un
continuo
brulicare) nel
migliore dei
casi dei "culti"
( e comprendiamo
bene come culto
e religione,
stonano con
gnostico), nel
peggiore dei
casi luoghi per
manovratori di
piccolo
cabotaggio.
Religione è un
termine che
deriva da
religio, e
significa
collegare,
unire,
raccogliere.
Come può
qualcosa che
raccoglie
universalmente,
liberare
individualmente
? Non di rado è
facile
riscontare nei
fedeli di questi
nuovi culti
un'assoluta
incapacità di
comprensione
attorno a cosa
stanno ponendo
in essere, o
cosa vanno
recitando.
Dimostrandosi
nei fatti
semplici uomini
di fede,
solamente un
poco più
arroganti. Non
vorrei qui
citare termini
come
controiniziazione,
o
controtradizione,
ma sicuramente
confusione ed
illusione danno
bene il senso
della
situazione.....
La loro liturgia
che non trova
assoluto
riscontro negli
elementi
gnostici
tradizionali, la
credenza di
dover combattere
una lotta contro
la Chiesa
Cattolica, la
convinzione di
detenere una
verità di fede,
una miriade di
"IO CREDO"
(nella barbelo,
nella Sophia,
nel Paracleto),
una serie di
assurdità
iniziatiche,
storiche, e
spirituali per
giustificare
l'esistenza
delle stesse e
la loro
continuazione,
contraddistinguono
queste
iniziative, che
vivono spesso in
funzione del
carisma di un
patriarca, e del
magnetismo che
esso esercita su
animi più
deboli.
Del resto vorrei
ricordare, che
Valentino ( il
più fine Maestro
Gnostico
Alessandrino ) e
i suoi
discepoli,
partecipavano
alle funzioni
liturgiche con
gli altri
cristiani;
mentre a parte
si raccoglievano
in cenacoli o
fratellanze.
Valentino in
vita non fu mai
accusato di
eresia, essendo
egli stesso
cristiano, e
limitandosi al
commento segreto
dei passi
evangelici, dei
simboli, e dei
riti, con coloro
che riteneva
fratelli. Ciò
non ha impedito
alla sua scuola
esprimere testi,
di alto valore
iniziatico,
quali il Vangelo
di Filippo, la
Pistis Sophia,
che per il ricco
simbolismo
potrebbero
benissimo
rappresentare
pietre
fondamentali per
una riscoperta
del simbolismo
cristiano, e
della metafisica
su cui esso
trova
fondamento.
Per Ireneo
(contro le
eresie) gli
gnostici non
erano coloro che
incarnavano una
visione
alternativa del
messaggio
detenuto dalla
Chiesa
Struttura, e
neppure che
avevano elementi
gnosologici; ma
coloro
(Valentiniani e
Basilidiani) che
in una
"particolare
gnosi"
alternativa alla
"fede" vedevano
agente di
transunstazione
e agente
escatologico. In
altri termini
coloro che
propugnavano una
via individuale
al mistero del
ritorno, e non
omologata in un
percorso
universale. Una
via priva di
sacerdoti, ove
l'uomo sia esso
stesso sacerdote
di se stesso.
Anzi i Padri
della Chiesa si
dolevano di come
gli gnostici
fossero nel
numero dei veri
fedeli, onde
sottolineare una
non volontà, o
esigenza,
separativa da
parte degli
gnostici stessi.
Sicuramente
termini quali
"alchimia",
“eretismo” e
"gnosticismo"
sono buoni per
veicolare
iniziative di
vario genere, e
per detenere
delle piccole
rendite di
posizioni o
centri di
comando. Atti a
spostare persone
da scatola in
scatola,
seguendo il
pifferaio magico
di turno. Del
resto questo è
il dramma
dell'uomo, il
preferire ad una
ricerca intima,
quanto da altri
veicolato e
confezionato.
Basterebbe
citare, la
gestione della
Chiesa Gnostica
Italiana, messa
in sonno dal
proprio
Patriarca, e la
successione
carbonara alla
morte di
quest’ultimo.
Perchè in una
persona dotata
di buon senso
venga a mancare
ogni velleità di
interesse verso
queste
espressioni.
Buffo come
persone che da
mattina a sera
stanno ad
imprecare verso
la struttura
della Chiesa
Cattolica, la
sua omissioni di
verità, poi si
trovano ad
emulare le gesta
che condannano.
Certo nel
passato abbiamo
avuto personaggi
come Mani e
Marcione che
hanno fondato
Chiese. E' però
vero che non
tutti gli
storici li
considerano
pienamente
gnostici.
Il primo si
considerava
profeta e ha
fondato la prima
Religione a
carattere
universale e
sincretistico
nel metodo
(coniugando la
forma del
buddismo, dello
zoroastriamo e
del
cristianesimo),
ma non nel
nucleo
essenziale con
una forte
identità
dualista, e
fondata
sull’illuminazione
come via
escatologica.
Il secondo
propugnava una
purificazione
del
cristianesimo
agli elementi
giudaici. Tema
questo sempre
presente in ogni
epoca. Ma
Marcione era
fine teologo,
anche se
corrispondente
di Cedrone un
caposcuola
gnostico. E la
sua opera voleva
essere in ambito
della Chiesa
Struttura, e
solo
successivamente
costretto ad
operare
esternamente.
Se la Chiesa è
una struttura
formata da una
docetica, una
tradizione
trasmessa, un
corpo
sacerdotale, e
un corpo di
fedeli, con
rapporti
intercorrenti e
correlanti
questi vari
elementi, una
Chiesa è nei
fatti un Ordine.
Come può un
Ordine,
qualunque esso
sia, incarnare
l'anima dello
gnosticismo,
dove
storicamente è
provato che ogni
discepolo
raggiunta la
docetica
completa uscendo
dalla scuola che
lo aveva
formato, ne
fondava un’altra
( Si veda
Saturnino,
Menandro, i
discepoli di
Valentino,
ecc...)? Ciò
accadeva perchè
nello
gnosticismo,
l’uomo non è
imbrigliato dal
verbo scritto o
dal rito, ma
liberato dalla
conoscenza che
irrompe (fulmine
nelle tenebre)
continuamente,
mostrando la
caducità e
fallacità della
materia, e della
dialettica;
ponendo ogni
uomo che in essa
si riconosce su
di un piano
individuale
rispetto al
binomio
coscienza-conoscenza.
Ecco allora la
fratellanza, o
la scuola, come
naturali forme
di espressioni
dello
gnosticismo
alessandrino,
seppur non è
semplice
comprendere le
sottili
differenze che
animavano il
tempo del
cristianesimo
primitivo, è
altrettanto vero
che nella
confusione (
spesso voluta
moderna ) molti
si muovano più
con l'indole del
reclutatore per
galeoni, che con
quella del
testimone di se
stesso.