Con il termine Barbelo gli gnostici indicavano la prima emanazione, o ipostasi, di Dio. La Barbelo è il supremo principio femminile, ed è antecedente all'emanazione di ogni altro eone. Questo principio spirituale era indicato anche con gli appellativi di Madre- Padre, o Eterno Eone, proprio per evidenziarne il carattere Androgeno, in quanto la connotazione di maschile o femminile non era rivolta ad attributi sessuali, in quanto stiamo parlando di espressioni spirituali, quanto piuttosto alle caratteristiche attive-passive dell'Eone.

Tale condizione lo si evince nei testi gnostici che si riferiscono alla Barbelo dove è indicata come:

"la prima potenza, la gloria, Barbelo, la gloria perfetta degli eoni, la gloria del rivelazione "

oppure:

"Questo è il primo pensiero, la sua immagine, è diventata il ventre di ogni cosa, perché è lei che è prima di tutti, il padre-madre, il primo uomo (Anthropos ), lo Spirito Santo, il tre volte-maschile, il tre volte potente, il tre volte con il nome in androgino, e la eone eterno tra gli invisibili, e il primo a farsi avanti. "

Nel Pleroma la Barbelo è rivolta, unica fra gli Eoni, costantemente verso la fonte spirituale, essa ne raccoglie direttamente la Luce, e solamente a Lei questa fonte è rivolta.

Possiamo quindi vedere la Barbelo opera come intermediario generativo, ma anche interpretativo radice prima del Divino, essa da Forma Spirituale alla sua astrazione in un duplice ruolo di prima formata, ma anche di prima formatrice.

"Io [sono] il pensiero del Padre, Protennoia, cioè Barbelo , la gloria perfetta e l'Invisibile incommensurabile che è nascosto. Io sono l'immagine dello Spirito invisibile, ed è attraverso di me che il tutto ha preso forma, e (io sono) la Madre (così come) la luce che lei ha nominato come Vergine, colei che si chiama 'Meirothea', l'incomprensibile grembo materno, l'irrefrenabile ed incommensurabile Voce."