"Mar Rosso" ("Mare Suphi"). Il Mar Rosso attraverso il quale i figli d'Israele dovettero passare nel loro esodo dall'Egitto: nella speculazione gnostica, come pure in quella alessandrina-giudaica, questo era riferito allegoricamente all'esodo dell'anima dal corpo, o dal mondo, cosicché il Mar Rosso divenne un simbolo delle acque che dividono questo mondo dall'altro. Per un facile cambiamento di vocale da "suf" (canne) in "sof" (fine), il Mar Rosso ("Mare Suph") poteva essere interpretato come «mare della fine», ossia della morte.
Tratto da Hans Jonas. LO GNOSTICISMO. SEI - Società Editrice Internazionale, Torino 1991.