Possiamo quindi vedere le ipostasi come diverse espressione o intensità della realtà, che ovviamente nello gnosticismo risulta essere capovolta rispetto a quella di accezione comune. Con coincidenza fra il percepito e l'essenza nel Pleroma, e con una degradazione progressiva che raggiunge il livello maggiore in presenza del mondo della materia.
Gli eoni della scuola valentiniana sono espressioni ipostatiche del Pleroma, mentre la creazione nasce a seguito della generazione ipostatica del demiurgo da parte della Sophia. Ogni espressione ipostatica è gerarchicamente sottomessa alla precedente essendo una frazione della stessa. La sommatoria delle espressioni ipostatiche inferiori non eguaglia il valore di quella immediatamente precedente ad esse.
In altre parole è necessario uno sforzo aggiuntivo da parte dell'ente (Eone, o Uomo) per ascendere o trascendere di piano.